dino secondo barili

L'IMMAGINE DELLA DONNA OGGI... racconto (529) di Dino Secondo Barili


Intrigo ……a Pavia (Queste storie, anche se raccontate come vere, sono frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che vedere con persone o fatti realmente avvenuti)529L’immagine della donna oggi…La Signora Maria, 63 anni, sposata da 42 anni, ieri mattina era al Mercato di Piazza Petrarca a Pavia… ed era arrabbiata. La Signora Luigina ha notato lo sguardo preoccupato dell’amica ed ha chiesto il perché. La Signora Maria cercava un’occasione per sfogarsi. “Luigina, hai fatto bene a chiedermi perché sono arrabbiata. Ieri ho letto sul giornale che sette milioni di giovani tra i 18 e i 35 anni sono ancora in casa con i loro genitori. Il giornale li ha definiti “figli della crisi”. Un altro giornale li ha chiamati “bamboccioni” (come il defunto ministro Padoa Schioppa), altri ancora “eterni adolescenti”… quasi fossero “loro ad avere qualche colpa”. Io, ne so qualcosa, perché vivo quotidianamente questo dramma. Ho un figlio di 35 anni (sposato e divorziato) ed una figlia di 32 anni che vorrebbe sposarsi, ma dopo l’esperienza del fratello, continua a rimandare. La rabbia mi viene perché certi giornali non capiscono niente della situazione… oppure gli fanno dire quello che fa comodo a qualcuno. Io e mio marito (anche lui di 63 anni) facciamo di tutto per i nostri figli… e meno male che ci siamo noi. Meno male che in questi anni, a costo di grandi sacrifici, abbiamo costruito una casa nostra, dove i nostri figli hanno un tetto. Se, oggi, i nostri figli si trovano in queste condizioni non è per colpa loro. …“bamboccioni”?… “figli della crisi”? …“eterni adolescenti”? Non facciamo ridere i polli! Il problema è sotto gli occhi di tutti. Il matrimonio è come il formaggio groviera… è pieno di buchi. L’uomo, ieri, si sposava perché trovava (o pensava di trovare) “un’area” nella quale vivere e costruire il proprio futuro… di cui i figli sarebbero stati l’emblema della realizzazione. Ora, invece, si parla solo di separazioni, divorzi, di conflitti di ogni genere. Non parliamo poi delle separazioni in presenza di figli in tenera età. Una tragedia! Come fa un giovane uomo di trent’anni pensare al matrimonio? Come fa a pensare ad un proprio futuro di coppia? Altro che “eterni adolescenti”. Adolescenti… sono coloro che non capiscono queste cose. Come mamma preferisco un figlio “eterno adolescente” , ma sereno… che un figlio “inguaiato in mille conflitti”. Purtroppo ho un figlio di 35 anni, divorziato, e posso dire che coloro che non hanno provato un simile dramma non sanno cosa significhi. I problemi dei figli sono anche (e soprattutto) i problemi di papà e mamma. Mia figlia di 32 anni ha il moroso. Non sa se sposarsi oppure no. L’altro giorno mi ha detto: “Mamma, gli uomini si sono fatti una cattiva immagine della donna. Ormai nella testa degli uomini si è annidato il dubbio che “tutte le donne” sono volubili, pensano solo alla carriera, guardano prima di tutto al loro tornaconto personale, cioè sono avide. E’ vero che non tutte le donne sono così. Ma, intanto, “tutte” vengono assimilate allo stesso giudizio negativo. Come fa una donna (normale), oggi, credere nel futuro?” Cara Luigina, il nostro mondo è finito… Ne è cominciato un altro. Se sette milioni di giovani restano nella casa dei loro genitori fanno bene… scelgono il meglio. Dice un vecchio proverbio: “Chi sta bene non si muove.” A stare male c’è sempre tempo! (529)