dino secondo barili

IL MATRIMONIO DEL DOTT. GIACINTO racconto (739) di Dino Secondo Barili


10 SETTEMBRE 2014ALMANACCO DI STORIA PAVESETrivolzio – 10 Settembre 2014 – Mercoledì - 12.00Intrigo ……a Pavia (Queste storie, anche se raccontate come vere, sono frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che vedere con persone o fatti realmente avvenuti)racconti di settembre739Il matrimonio del Dott. GiacintoSettembre è il mese delle grandi decisioni. E’ stato così per molte persone, uomini e donne. Ognuno ha avuto i suoi motivi e le sue ragioni. Anche il Dott. Giacinto un anno fa. Il Dott. Giacinto, però, aveva alle spalle una storia un po’ complicata. Cinquant’anni, single, Dirigente di una Agenzia Commerciale a Milano, abitante a Pavia era da dieci anni innamorato pazzo di una residente nel suo stesso Palazzo dove abitava in Pavia. Una bellissima quarantenne di nome Veronica. Quando la vide la prima volta, dieci anni prima, lei aveva trent’anni e lui quaranta. Anche allora era settembre. Il Dott. Giacinto, come la vide se ne innamorò e lo disse pure all’interessata. “Veronica non ho mai incontrato una donna favolosa come te” Da quel giorno Giacinto non ha perso di vista Veronica la quale non ha mai risposto ad una richiesta di appuntamento. Quando si dice mai… è proprio mai. Eppure Giacinto si incantava ogni volta che la vedeva. All’amico Flavio aveva confidato la sua passione. “Flavio, Veronica mi fa impazzire. Ogni volta che la vedo mi manda in estasi. Mi sembra di sognare” Flavio guardava l’amico. Sorrideva e… “Ma glie lo hai detto che ti piace? Che vorresti uscire con lei?” Giacinto ogni volta aspettava la domanda. “Certo che glielo detto… ma lei fa finta di non sentire… e parla d’altro” A quel punto Flavio concludeva il discorso. “Se fossi io, l’avrei cancellata dalla mente … da un pezzo” Intanto erano passati dieci anni e il Dott. Giacinto era ancora li, innamorata pazzo (da dieci anni). Comunque, un anno fa, era settembre e aveva deciso. Si sarebbe sposato. Con chi? Forse con Veronica… suo unico pensiero. Veronica, la sua vicina di appartamento. Alta, bionda, occhi azzurri …e gambe da fine del mondo. Una mattina dei primi di settembre di un anno fa, il Dott. Giacinto, decise di chiamarla al telefono per spiegarle la situazione. “Veronica, scusa se ti disturbo. Ho deciso di sposarmi” Veronica si mostrò sorpresa. “Con chi?” Giacinto fece finta di tossire. Poi…”Con te… se sei disponibile?” Veronica si è messa ridere. “Va bene che il mondo è cambiato, ma… se non siamo nemmeno fidanzati…” Per Giacinto è stato già un successo. In dieci anni non era mai riuscito ad avere la risposta ad una sola domanda. Aveva avuto fortuna. Poteva continuare il discorso. “Veronica possiamo fidanzarci oggi, e sposarci tra un mese o due…” La quarantenne non rispose subito. Attese qualche istante, poi…”Giacinto ti ringrazio per la tua cortesia… comunque è un discorso troppo lungo e impegnativo. Ti invito a casa mia per una cena questa sera alle venti…” Per Giacinto è stato come toccare il cielo con un dito. Si vide già vincitore… Alla sera puntuale, il Dott. Giacinto si presentò a casa di Veronica con un mazzo di rose rosse. Era il minimo che potesse fare. Veronica non era sola. C’era anche sua sorella Valentina… di due anni più giovane, e meno bella della quarantenne. Giacinto subodorò qualcosa. Infatti, durante una cena gustosissima, Veronica avanzò la proposta di un possibile fidanzamento tra Giacinto e Valentina. Le spiegazioni non erano necessarie e la quarantenne non era disposta a darne. Da quel momento il discorso aveva preso un’altra piega. Giacinto si era trovato bene con le due sorelle e nella mente del cinquantenne cominciò a prendere corpo un eventuale fidanzamento con Valentina. D’altro canto Valentina era disponibilissima, dolce, gentile, con una marcia in più… Ci sapeva fare. Era una donna normale che manteneva con Giacinto un rapporto normale da donna a uomo. Quando la cena ha avuto termine Giacinto e Valentina avevano già deciso. Si sarebbero fidanzati. E così è stato. Valentina, però, era l’opposto di Veronica …dolce, cordiale …e disponibile sempre … ogni volta che Giacinto sentiva il desiderio di averla tra le braccia, la donna era a sua disposizione. Dopo poche settimane, il cinquantenne, si pentì di aver inseguito per tanti anni un’illusione… come Veronica. Aveva speso dieci anni del sua vita… in cambio di niente. Ora aveva Valentina, qualcosa di unico, di assoluto. Del resto è sempre così. Una persona non pensa mai che, cambiando strada, le cose potrebbero migliorare. Spesso la paura dei cambiamenti è inspiegabile. Ormai era fatta. Giacinto avrebbe sposato Valentina. E così è stato. Ai primi di dicembre di una anno fa, Giacinto e Valentina erano felicemente insieme … nell’appartamento del cinquantenne. Non era passato un mese… Un giorno di gennaio, Giacinto era in Piazza della Vittoria a Pavia. Stava pensando di prendere un caffè quando vide avvicinarsi Veronica, ormai sua cognata. “Veronica, ho voglia prendere un caffè… vuoi tenermi compagnia?” La quarantenne accettò. Dopo il caffè sono nati i soliti discorsi. Veronica, però, era diventata una Sfinge. Giacinto cercò di sondarne le ragioni. Veronica sbottò… “Se tu avessi atteso solo qualche mese …avrei accettato io… di sposarti” Tra i due scese il silenzio. Nessuno dei due aveva voglia di andare oltre. - Questo è il racconto 739, scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino