dino secondo barili

LE GITE DELLA SIGNORA PIERA racconto (48) di Dino Secondo Barili


Intrigo … …a Pavia(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono frutto di fantasia,pertanto non hanno  nulla a che vedere con persone reali o fatti realmente avvenuti)48Le gite della Signora PieraE’ noto che ogni persona è un mondo. Ed è pure noto che “ogni persona… forma una legge”. Un esempio. Tra i tanti “personaggi” che conosco, c’è sicuramente la Signora Piera, che, anche con i suoi sessantacinque anni (ben portati), è sempre… una “gran bella donna”. Bella donna e originale… fin da quando era una ragazza e attirava “i maschi” come fossero mosche … Parecchi anni fa, nei paesi, si organizzavano gite… Gli organizzatori per avere successo invitavano sempre la Signora Piera facendole dei prezzi di favore. La Signora Piera, però, ringraziava, ma non accettava mai. A suo dire, aveva sempre molte cose da fare e le gite le sembravano … tempo sprecato. Anzi, spiegava agli organizzatori le ragioni del suo “poco” interesse. “Devo fare, fare molte cose e le gite, secondo me, sono una grandissima perdita di tempo… Se devo andare in un posto, devo sapere perché ci vado. Quali sono le ragioni profonde che mi spingono in quella località.” Detto fatto… garbatamente rifiutava. Così, la Signora Piera non ha mai partecipato ad alcuna gita. Ma i tempi cambiano… e le persone pure. Dieci anni fa, la Signora Piera è rimasta vedova… Dopo il periodo “convenzionale” di lutto, ha cominciato a chiedere a destra e a manca quando e per dove si organizzavano gite. Da quel momento tutte le località erano interessanti… Gli organizzatori capirono subito le ragioni vere dell’interesse della Signora Piera. Gli “occhi della vedova” erano rivolti al Signor Luigi , suo primo moroso, il quale, non essendosi mai sposato era allo “stato libero” ed aveva un “unico interesse”: le gite. Sul pullman la Signora Piera faceva in modo di sedersi sempre accanto al Signor Luigi (Gigi, per gli amici) il quale, però, non aveva alcuna intenzione di legarsi a lei. Diceva il Luigi: “Libero sono… e libero voglio rimanere... per l’eternità”. Durante alcune gite… le “cose” tra i due andarono bene… avevano ancora qualcosa di cui parlare… Poi, il Signor Luigi ai stancò di avere accanto… la Piera. Per un po’ non partecipò più ad alcuna gita. La Signora Piera ci rimase male… Essendo, però, una donna forte, pratica, decisa e volitiva… non pensò nemmeno lontanamente di aspettare “colui che non arriva”. Alle gite partecipava sempre il Signor Amilcare un pensionato, scapolo, sempre alla ricerca della donna giusta. Visto che il Signora Luigi non era disponibile, la Signora Piera si adattò benissimo al Signor Amilcare che da quel momento divenne il suo “cavaliere fisso”, gentile e premuroso. A coloro che trovavano a ridire sulle “sue idee”, la Signora Piera rispondeva: “Bisogna aprire le porte che si aprono… e non perdere tempo con quelle che rimangono chiuse.” (48)