dino secondo barili

IL PROF VINCENT racconto (50) di Dino Secondo Barili


Intrigo … …a Pavia(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono frutto di fantasia,pertanto non hanno  nulla a che vedere con persone reali o fatti realmente avvenuti)50Prof. Vincent … e l’acqua di Fortunago (50)Questo racconto è dedicato a due bellissimi giovani, Manuela (italiana) e Niels (olandese), turisti a Pavia, il 20 ottobre 2012. Questo racconto vuole, anche, essere un omaggio alla loro giovinezza, al loro futuro… e nel contempo, ricordare quanto avvenuto a Pavia venti anni fa. Vent’anni fa, infatti, giunse da Amsterdam il Prof. Vincent, illustre studioso di storia, autore di parecchie pubblicazioni sui Musei della sua città. Da parecchio tempo soffriva di disturbi allo stomaco ed aveva forti bruciori e acidità. Nonostante i numerosi esami clinici i dolori e le acidità non passavano. A casa del Prof. Vincent prestava servizio come domestica una signora di origine italiana (pavese) la quale ricordò al Professore che a Fortunago, in provincia di Pavia, c’era il rimedio specifico contro bruciori e acidità di stomaco. In un primo tempo il Prof. Vincent prese la cosa con sufficienza… Ironizzò sull’informazione… pensando “Ecco… questi italiani… fantasiosi e creduloni”. Sotto tutti cieli della Terra, però, c’è un detto: “Necessità non vuol legge” ed il Professore si convinse che, forse, un viaggio a Pavia non era da scartare. Vincent, aveva cinquant’anni, una bella posizione e nella vita aveva avuto tante e belle soddisfazioni…. Se proprio voleva lamentarsi era il fatto… che non aveva ancora trovato la donna ideale, quella dei suoi sogni. Detto fatto, il Professore prese contatto con la traduttrice italiana dei suoi libri… la quale abitava proprio a Pavia. Il “botta e risposta” fu rapido e conciso. Per la Prof. Irene (questo… il nome della traduttrice) era l’occasione buona per conoscere di persona l’Autore dei libri da lei tradotti… Non aveva, però, la benché minima idea del perché della visita a Pavia. Solo quando il Prof. Vincent mise piede nella città pavese la Prof. Irene conobbe le ragioni della visita. Si rese conto che il volto del Professore era segnato dagli spasmi ogni qualvolta aveva dolori e bruciori di stomaco, Non immaginava, però, che avesse dato retta ai consigli della sua donna di servizio. La Prof. Irene non aveva mai sentito parlare dell’acqua di Fortunago e neppure delle sue specificità contro bruciori e acidità di stomaco. Scettica, come spesso sono le persone che svolgono attività intellettuale, la Prof. Irene non conosceva nulla di Fortunago e dintorni… Il Prof. Vincent, invece, insisteva per essere portato a Fortunago e la sua traduttrice l’accontentò. La Prof. Irene giunse a Fortunago con la sua automobile seguendo costantemente le indicazioni stradali. La prima (e unica) persona che incontrò nel piccolo caratteristico paese dell’Oltrepò Pavese fu una ragazza (venticinque anni) bellissima… la quale rispose alle domande della traduttrice. “A Fortunago c’è la sorgente dell’acqua contro i dolori e i bruciori di stomaco. Si trova in mezzo al Bosco Grande. Se volete vi posso accompagnare”. Così fecero. Irene, Vincent e la ragazza si avviarono a piedi al Bosco Grande. Dopo un po’ Irene ebbe una lussazione e si fermò. Vincent e la ragazza si addentrarono nel Bosco… Dopo parecchie ore i due uscirono sorridenti e felici. Al Professor Vincent era passato tutto…aveva ritrovato il piacere della vita. Dopo alcuni anni, la Prof. Irene venne a sapere che Vincent e la ragazza si erano sposati… e che la ragazza era una lontana parente della domestica del Professore. (50)