dino secondo barili

INGRID racconto (51) di Dino Secondo Barili


Intrigo … …a Pavia(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono frutto di fantasia,pertanto non hanno  nulla a che vedere con persone reali o fatti realmente avvenuti)51Ingrid… e il fascino del teatroCi sono momenti nella vita in cui la nostalgia prende il sopravvento… Anche per la Dott. Ingrid era giunto quel momento… La sua vita trascorreva tra casa e lavoro a Monaco di Baviera, ma aveva conseguito la Laurea in Italia, a Pavia … e a Pavia aveva lasciato il cuore. Non in senso reale, ma in senso “sentimentale”. I cinque anni passati a Pavia, per Ingrid, erano stati, a dir poco, meravigliosi. Aveva trovato casa presso una famiglia pavese in Borgo Ticino…ed aveva vissuto in quella casa come fosse la sua. Trattata alla pari, anzi molto di più. La proprietaria, la Signora Gelinda, aveva dato la stanza in affitto e non solo...anche tutto l’affetto e la disponibilità necessaria. Ogni sabato sera, la Signora Gelinda, preparava il risotto con la salsiccia… ed ogni volta Ingrid s’abbuffava. Inoltre, Ingrid aveva fatto parecchie amicizie femminili e maschili a Pavia… Il motivo era semplice: amava il teatro… amava fare teatro. A Pavia, all’epoca in cui Ingrid studiava economia, c’era una compagnia teatrale amatoriale “spontanea”, nel senso che non aveva alcuna “struttura” organizzativa. Federico, il capo-comico riconosciuto come tale, era un improvvisatore. Ogni tanto giungeva al Bar dove si incontravano gli “amici del teatro”, con un pacco di fotocopie sotto il braccio. Era la nuova commedia… e c’era sempre la parte per Ingrid. Dopo una breve illustrazione della trama e del progetto, Federico dettava i tempi… L’appuntamento era sulla riva sinistra del fiume Ticino, in uno spazio attrezzato… per i cani. Lì si facevano le prove della commedia…all’aria aperta. Cosa c’era di più bello? di più estroso? …Per ridere… si chiamava anche “compagnia teatrale dei fuori di testa”. Ingrid studiava ed era felicissima… allora. Ora viveva a Monaco di Baviera, la sua città… da un milione di abitanti…dove, però, non c’era l’aria di Pavia. Inoltre, il suo rapporto con Joseph (compagno da un paio d’anni) non andava tanto bene. Anzi, avevano deciso di comune accordo di prendersi un periodo di “ripensamento”. Ognuno era ritornato alla propria famiglia d’origine. Ingrid, però, aveva voglia di fare un tonfo nel “passato”… nel suo passato e Pavia era la meta. Una mattina di agosto, Ingrid, salì sul treno … destinazione Pavia. In dieci anni, Pavia è cambiata e la dottoressa tedesca se ne accorse immediatamente. Oggi, Pavia, è una città ben tenuta (se non fosse per quegli orribili scarabocchi che offendono la città… anche in Corso Cavour) … A Pavia si respira un’aria sonnolenta, molto diversa rispetto a Monaco di Baviera..: Vige il tranquillo tran tran provinciale, la pigrizia prettamente pavese… Giunta a Pavia, Ingrid, volle rivedere la stanza in cui aveva vissuto per cinque anni. Non c’era più. L’appartamento era stato trasformato in un ufficio… davanti al cui ingresso campeggiava la scritta “affittasi”…E fu proprio nei pressi di “quell’affittasi” che Ingrid rivide Federico. “Cosa fai tu qua?” Chiese l’ex-capo comico. “Ho voluto rivedere la stanza dei miei studi pavesi. Come va?” – “Male” – rispose Federico e si vedeva che era giù di corda per mancanza di lavoro. Ingrid ebbe un’illuminazione. “Federico te la sentiresti di lavorare a Monaco di Baviera? Un posto per te lo posso trovare subito…” Federico cambiò colore e disse “si”… Ingrid aveva già in mente altre cose… (51)