dino secondo barili

OSVALDA E LA MOSTRA DI PITTURA racconto (773) di Dino Secondo Barili


14 OTTOBRE 2014ALMANACCO DI STORIA PAVESETrivolzio – 14 ottobre 2014 – Martedì - 12.00Intrigo ……a Pavia (Queste storie, anche se raccontate come vere, sono frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che vedere con persone o fatti realmente avvenuti)773Osvalda e la Mostra di PitturaLe insoddisfazioni non piacciono. Nessuno le cerca. Nessuno le vuole, ma arrivano. Arrivano sempre. Specialmente quelle quotidiane… nell’ambiente di lavoro. Un anno fa ne sapeva qualcosa la quarantenne Osvalda, impiegata presso una Agenzia di Milano, abitante a Pavia. Osvalda era bellissima, ma un po’ sfigata in amore. Non sempre le donne belle sono fortunate sul piano sentimentale. La quarantenne lavorava in un Ufficio di cinquanta persone di cui solo dieci erano uomini. Osvalda era la più bella tra le quaranta impiegate. Era la più corteggiata dai dieci impiegati uomini, ma non aveva la vita facile. Non poteva avvicinarsi ad un collega o essere avvicinata… che succedeva il finimondo. Le malelingue delle colleghe cominciavano a macinare notizie vere e inventate. Alla fine Osvalda doveva chiudersi nel suo guscio e rimanere sola e isolata… invidiata e delusa. Una vita del genere sarebbe stata difficile per chiunque. Osvalda cercava di resistere , farsi forza… ma era dura, molto dura. Un anno fa ne parlò con la sua amica pavese, Fiorenza. Era un sabato mattina verso mezzogiorno. Per Osvalda e Fiorenza, amiche e coetanee, era un’abitudine incontrarsi in Piazza della Vittoria a Pavia. Prendere il caffè al solito Bar e scambiarsi le informazioni della settimana. Fiorenza era sempre allegra e spensierata. Osvalda sempre giù di corda. Sempre con le solite lamentele per come viveva male la vita dell’Ufficio tra le invidie delle colleghe. Un anno fa, Fiorenza si stancò di sentire le solite lamentele. Uscì con una frase. “Osvalda, devi finirla di pensare a ciò che avviene nel tuo Ufficio. Per combattere una simile situazione non c’è altro mezzo che guardare fuori, all’esterno dell’Ufficio… tra la gente comune” Osvalda comprese che l’amica aveva ragione. però non sapeva come fare. Chiese lumi. “Osvalda, oggi è sabato. Nel pomeriggio a Milano c’è inaugurazione della Mostra di Pittura di un amico, Pittore importante… con importanti invitati. Hai tutto il tempo per preparati e venire con me all’inaugurazione”. Per Osvalda è stata una boccata di ossigeno, uno sprazzo di luce in mezzo a tanta nebbia. Ora sapeva cosa fare. Milano è una città fantastica. Basta saperla vivere nel senso giusto. Il centro è sempre affollato da un’infinita varietà di persone… Un vero mondo cosmopolita. Prima dell’Inaugurazione della Mostra di Pittura, Osvalda e Fiorenza hanno fatto un giro per le vie del centro… Piazza della Scala, Galleria Vittorio Emanuele II, Piazza del Duomo, Piazza Cordusio, Via Dante… per poi ritornare in Corso Vittorio Emanuele II, poco lontano dal quale c’era la Galleria. E’ stato proprio lì, in quella arteria trafficata che sembra un formicaio a tutte le ore del giorno e della notte che Fiorenza e Osvlada hanno incontrato un ex compagno di scuola media, Federico. In un primo tempo nessuna delle due lo aveva riconosciuto. Si era fatto veramente un fusto. Un uomo a quarant’anni esprime buona parte della sua personalità. Federico era giornalista, fotografo, ma ogni tanto veniva ingaggiato per qualche film. Per Osvalda, Fiorenza e Federico è stato un piacevole incontro. Ritrovarsi dopo tanti anni. Tutti e tre erano invitati all’inaugurazione della Mostra di Pittura. Federico in qualità di giornalista. Quando due donne hanno per amico e guida un giornalista conoscitore delle storie di Milano… la fortuna è completa. Federico conosceva tutti ed era conosciuto da molte persone importanti. Per il giornalista è stato un piacere presentare Osvalda e Fiorenza ad amici importanti. Tra questi c’era il Dott. Michele e il Dott. Giuseppe… due Dirigenti di Società molto importanti. Sono stati proprio Michele e Giuseppe ad essere attratti da Osvalda e Fiorenza e fare coppia fissa. Ormai la Mostra di Pittura era solo una scusa. Michele prese sottobraccio Osvalda la quale si lasciò trasportare per ogni angolo della Galleria, mentre la stessa cosa succedeva a Fiorenza sottobraccio a Giuseppe. Federico aveva il suo gran da fare a fare fotografie e prendere appunti per il giornale per il quale lavorava. Al termine dell’inaugurazione, Michele propose a Osvalda una passeggiata sulla Costa Azzurra. Naturalmente anche Giuseppe e Fiorenza facevano parte della compagnia. Le due coppie insieme partirono su una lussuosa fuoriserie ultimo modello. La Costa Azzurra è un invito all’amore, alla gioia di vivere… Proprio quello che Osvalda aveva bisogno e desiderava da tanto tempo. Dopo una favolosa cena a Cannes… la quarantenne si abbandonò tra le braccia di Michele … perché l’amore non può attendere ed è l’unico antidoto contro le delusioni della vita quotidiana… specialmente quelle dell’Ufficio. - Questo è il racconto 773 scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per… il piacere di chi scrive… e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino