dino secondo barili

IL GIORNO DELLA PENSIONE DEL DOTT. GIACOMO racconto (86) di Dino Secondo Barili


Intrigo … …a Pavia(Queste storie, anche se raccontate come vere, sono frutto di fantasia,pertanto non hanno  nulla a che vedere con persone reali o fatti realmente avvenuti)86Il giorno della pensione…del Dott. GiacomoIl giorno della pensione … è un giorno da ricordare e da “festeggiare”? Secondo il Dott. Giacomo … “si”. Anzi, il Dott. Giacomo, medico ospedaliero, per il giorno in cui sarebbe andato in pensione aveva predisposto un “programma speciale”. Dopo anni passati “sotto stress” … era giusto … “cambiare vita”. Il giorno in cui si recò nell’ufficio Pensioni dell’Ente si era fatto specificare bene il giorno in cui …”sarebbe stato libero da vincoli di sorta”. Avuta la data …se la fece scrivere ben chiara su di un foglio. Quel foglio divenne una specie di “manifesto”. Il “manifesto” del suo ritorno… a uomo libero. Libero di pensare, progettare, agire. Infatti, il Dott. Giacomo prese un “quadernone” (di quelli a quadretti grandi) per“fissare” i punti del programma. Fissò la “traccia” per il primo giorno di pensione. Primo - “pranzo speciale al Ristorante per amici intimi”. Poi, stilò l’elenco dei partecipanti. Quel giorno era un “giovedì” (il giorno di Giove, il Re degli Dei). Come tale il numero dei partecipanti non doveva superare il numero di sette… come i giorni della settimana. Si accorse che il numero delle persone da invitare era superiore a sette… e tre posti erano già riservati. I posti disponibili, quindi, erano solo quattro. Il Dott. Giacomo, fece e disfece, e le quattro persone furono individuate. Ora, poteva concentrarsi sulla parte più interessante: “i tre posti riservati”. Erano persone speciali “rimaste nella testa” del neo-pensionato. Si trattava dei tre compagni d’Università con i quali aveva formato un “complessino musicale”. Nel “complessino”, il Dott. Giacomo suonava la fisarmonica. Il gruppo si ritrova due volte alla settimana nello scantinato della sua casa… appena fuori città… per fare “musica”. Erano stati momenti straordinari, indimenticabili. Ora, si trattava di rintracciare i componenti, prendere contatto e invitarli al “pranzo del giorno della pensione”. La prima telefonato andò “buca”. L’amico Franco, chitarrista, si trovava in America e non poteva essere presente per la data fissata. Il secondo, Daniele, il batterista, stava poco bene… e non se la sentiva di prendere impegni. Fu alla terza telefonata che il Dott. Giacomo ebbe la sorpresa. Al telefonino, rispose una voce di donna… una voce nota. Era la voce della sua “ex” prima moglie. Chiese di Fausto… e l’amico rispose. Il Dott. Giacomo aveva capito la situazione … I due erano insieme. Pensò che non era proprio il caso di creare situazioni di disagio. Per una settimana… abbandonò il “programma del giorno della pensione” in quanto aveva subito una pausa. Una mattina, in Piazza della Vittoria, il Dott. Giacomo incontrò Caterina, una sua compagna di Università che non vedeva da tanto tempo. Dopo un buon caffè, il neo pensionato, Dott. Giacomo, chiese a Caterina se voleva prendere parte alla festa del “giorno della sua pensione”. Raccontò il “suo” sogno segreto di ricostituire “il complessino dell’Università”. Caterina, era in pensione da una settimana. Accettò di buon grado. Inoltre era una bravissima cantante di musica leggera. Il cielo si aprì… Il Dott. Giacomo avrebbe suonato la fisarmonica… e Caterina avrebbe cantato melodiose canzoni d’amore. Ormai era fatta. Lo spettacolo stava per cominciare. (86)