dino secondo barili

RESY E IL CARNEVALE racconto (158) di Dino Secondo Barili


Intrigo … …a Pavia (Queste storie, anche se raccontate come vere, sono frutto di fantasia, pertanto non hanno  nulla a che vedere con persone reali o fatti realmente avvenuti) 158 Resy….e il Carnevale Due anni fa, la Rag. Resy, 34 anni, spirito combattivo, si era stancata di fare “solo” l’impiegata di uno Studio di Commercialista. Aveva sperato nel matrimonio, ma dopo due fidanzamenti … tutto era finito in una bolla di sapone. Ecco, quindi, la decisione: si sarebbe data al teatro. In un primo tempo si era iscritta ad una “scuola di recitazione”. La scuola non era male. Molte delle “cose” insegnate erano abbastanza ovvie… tuttavia, sembrava che “gli insegnanti”, più che “insegnare”, cercavano di menare il can per l’aia… di tirare le cose più lunghe del necessario (forse per garantirsi… la presenza degli studenti). Fu allora che la Rag. Resy prese la decisione di unirsi ad un “gruppo teatrale” che si ritrovava solo per lo spettacolo di Carnevale. Del resto, l’unico “Teatro” disponibile in zona era quello della Parrocchia. Era una sala “multifunzionale” libera solo a Carnevale. Per il resto dell’anno, il Teatro, era occupato da altre attività. Resy si accontentò. Partecipò con entusiasmo allo spettacolo di Carnevale di due anni fa dove aveva la parte della “Zingara che leggeva il futuro”… Come Zingara, Resy, era perfetta. Tutti i componenti il Gruppo erano d’accordo e lo spettacolo era riuscito magnificamente. Resy, però, voleva qualcosa di più. Decise di mettersi “in proprio”, di fare uno spettacolo da sola. Il suo ruolo era quello della Zingara. Si diede da fare e cominciò a cercare testi che potessero essere rappresentati nelle più svariate località, occasioni, nelle piccole comunità … come le famiglie “bene”. Attraverso il “passaparola”, Resy offri il proprio spettacolo in occasione di anniversari, cresime, comunioni, matrimoni e molti altri “eventi”, come “il ballo delle diciottenni”. Ebbe inizio il successo… graduale, ma successo. In occasione del Carnevale dello scorso anno, Resy preparò uno spettacolo tutto “suo”…nel quale presentava parecchi personaggi… tutti legati alla “Zingara che leggeva il futuro”. Una famiglia benestante di Pavia la contattò per l’ultima sera di Carnevale dello scorso anno. Lo spettacolo si sarebbe svolto in un antico Castello dell’Oltrepò Pavese. La famiglia che aveva contattato Resy aveva organizzato una cena “speciale”. I dodici “ospiti” si ritrovarono puntuali nel Grande Salone delle Feste dell’antico maniero. Dodici ospiti non sono molti. Resy aveva il compito di rallegrare la serata con canti, balli e scenette. Ormai la Rag. Resy aveva fatto esperienza ed il suo primo compito era…che “nessun” ospite si sentisse escluso o isolato. Durante la cena Resy si accorse che un bell’uomo, sui quarant’anni aveva il volto triste. Si notava che era estraneo alla compagnia. L’intrattenitrice Resy si diede da fare. Con delicate attenzioni coinvolse il quarantenne... portandolo al centro della scena Lo fece partecipe dei giochi. Dopo un po’, il bell’uomo, cominciò a sorridere e non si staccò più da Resy. Ormai la serata aveva raggiunto il suo scopo. La Famiglia “bene”, organizzatrice dell’evento, si sentì pienamente soddisfatta. Qualche giorno dopo la serata di Carnevale nel Castello dell’Oltrepò Pavese, Resy ricevette un invito a cena. La cena si sarebbe svolta in un lussuoso Palazzo del centro storico di Pavia. Ad organizzare la cena, però, questa volta era lo stesso “bel quarantenne”. L’invito diceva: “Sua Altezza Reale il Principe Josef, della “Valle dei Ciliegi”, è lieto di invitarla a cena, sabato prossimo, alle ore 20. Il Principe sarà lieto di chiederle di diventare la sua fidanzata (…per ora)” (158)