dino secondo barili

MILANO di Teresa Ramaioli


MILANO  di Teresa Ramaioli 
iltuonoilgrillo il 27/11/14 alle 18:41 via WEBChiesa di Santa Maria Incoronata --Milano-- É una chiesa doppia : la chiesa di sinistra, guardando dal sagrato, é la più antica perché esisteva già in età comunale, retta dai padri Eremitani di S. Marco ed intitolata a Santa Maria di Garegnano. Agli inizi del XV secolo, accanto alla chiesa, fu costruito un convento per i padri agostiniani, i quali restaurarono l’antica chiesa nello stile di quel secolo (il tardo gotico) e, poiché i lavori terminarono proprio in occasione dell’incoronazione a duca di Milano di Francesco Sforza (1451), la intitolarono a Santa Maria Incoronata e la dedicarono al nuovo signore. Nove anni dopo Bianca Maria , signora di Cremona, volle che fosse costruita una chiesa a lato di quella del consorte, del tutto identica, anzi congiunta in modo da formare un’unica chiesa, che venne fondata nel 1460. Con questa opera Bianca Maria desiderava suggellare pubblicamente la loro fedeltà. Nella chiesa si trovano varie opere come “Il Cristo premuto sotto il Torchio” del Bergognone e la serie di affreschi barocchi della vita di S. Nicola da Tolentino, probabile opera di Ciro Ferri. Interesse è la biblioteca del convento annesso alla Chiesa, che si trova al primo piano; a tre navate, sostenute da colonne , alcune delle quali presentano parte della decorazione originale a finto marmo. Il motivo di interesse è che si tratta di una delle poche biblioteche di Milano dipinte pervenute fino ad oggi. I dipinti , sono stati scoperti sotto intonaci e strati di calce che ne nascondevano la presenza. Il restauro di questi dipinti è terminato nel 2000. Sulle volte della navata centrale è ben visibile il sole raggiato, simbolo di Sant'Agostino, mentre sulle lunette sono raffigurati i padri della Chiesa. Questa parte del convento era famosa perché costituiva un circolo culturale importante, tanto che intellettuali e illustri personaggi della città, donarono intere raccolte di volumi e codici preziosi, ora conservati nella Biblioteca Ambrosiana. Nel refettorio, su una parete era affrescata una Crocefissione, realizzata nel primo decennio del Cinquecento che fu smembrata e collocata fuori dalla chiesa. Buona passeggiata a Milano, ciao Teresa