dino secondo barili

SILVIA racconto (182)


Intrigo … …a Pavia (Queste storie, anche se raccontate come vere, sono frutto di fantasia, pertanto non hanno  nulla a che vedere con persone reali o fatti realmente avvenuti) 182  Silvia Ci sono idee che aiutano a vivere. Per esempio, l’idea di realizzare un proprio percorso di successo nella vita e nella società. E’ stato così anche per Silvia che molti anni fa iniziò come impiegata amministrativa e, nel corso degli anni ha continuato a progredire fino a raggiungere il massimo consentito. Oggi, Silvia è in pensione, dopo quarant’otto anni di servizio. Qualche lettore dirà che non è possibile… Invece, lo è stato. Silvia ha iniziato a sedici anni. Non aveva ancora ricevuto dalla Scuola l’Attestato di Tecnica Commerciale (il foglio di carta) che un Datore di Lavoro molto lesto la chiamò nel suo ufficio amministrativo. Naturalmente si trattava di iniziare dalla gavetta come si suole dire oggi. E’ stata una gavetta ben ripagata. Il merito è stato anche dell’impiegata che l’ha accolta accanto a sé e l’ha cresciuta. Se la Scuola è importante… la pratica quotidiana, lo spirito individuale, la voglia di fare e di imparare, lo è ancora di più. Quell’impiegata si chiamava Angela… e a quell’epoca si era fatta tutta da sé. Angela raccomandava a Silvia di imparare sempre e di fare i Corsi di Aggiornamento. Nel corso degli anni, i Corsi sono stati tanti… anche tre o quattro all’anno. Silvia non ricorda il numero, ma sono stati tantissimi. Nel corso della vita venne l’amore. Vennero due figli, cresciuti con soddisfazione. La battaglia quotidiana, però, era sempre dietro l’angolo. Certo, non furono tutte “rose e fiori”, ma oggi Silvia può dirsi soddisfatta. L’unico neo, essere rimasta sola in seguito alla morte del marito. Oggi, però, ci sono i nipotini che riempiono tutti gli spazi “vuoti” che la vita ha lasciato. (182)-