dino secondo barili

UOMINI SOLI racconto (191) di Dino Secondo Barili


Intrigo … …a Pavia (Queste storie, anche se raccontate come vere, sono frutto di fantasia, pertanto non hanno  nulla a che vedere con persone reali o fatti realmente avvenuti) 191 Uomini soli …e la collezione di cravatte In una società come la nostra, con tante comodità disponibili, ci sono tantissimi “uomini soli”. Perché? Non certo perché desiderano essere soli… I motivi sono altri e complessi. Il Rag. Fausto, da poco pensionato, si poneva la domanda, l’altro giorno, in Corso Cavour a Pavia. “Caro Cornelio, (suo amico da tanto tempo) in questa società, ci sono troppi uomini soli. Non tutti … per scelta.” – Cornelio, non si aspettava l’osservazione. Il suo sguardo era fisso sul titolo di un giornale esposto nell’edicola. Raccolse la domanda. “Anch’io, ho fatto la stessa osservazione. Ho… almeno sette amici, tra i sessanta e i settant’anni che vivono soli. Qualche tempo fa. Ho chiesto a Paolo, sessant’anni, come mai non ha un’amica. Ha fatto una smorfia … come dire. “Non ho guai … vado a cercarmeli?” Anche a Giovanni, sessantatre anni, ho fatto la stessa domanda. Mi ha risposto che lui come amica ha la bicicletta. In casa, per adesso, di donne non ne vuole. L’ultima donna che ha avuto le è bastata per prossimi dieci anni. In compenso, però, al Bar (ma solo al Bar) parla con parecchie donne. Ride, scherza, fa battute allegre…Discute su parecchi argomenti, del più e del meno… ma tutto finisce lì.” Il Rag. Fausto, riprese il discorso. “Se devo essere sincero, non posso dare loro torto. Si raccontano storie infinite al riguardo. Tante relazioni iniziate…e finite male… con contrasti a non finire. Sempre colpa degli uomini? Caro Cornelio, non so proprio dirtelo. Poi ci sono gli uomini ancora giovani, cinquanta – sessant’anni, separati o divorziati. Con figli ancora piccoli ai quali pensare. Conosco due amici, Alessio, 53 anni e Armando, 54 anni, separati, i quali si consolano a vicenda. Tutti e due con una ex-famiglia e figli alla spalle da sostenere. Vivono in quaranta metri quadrati. Lavano, stirano, si gestiscono come possono. Lavorano come matti durante tutta la settimana. Alla domenica mattina si ritrovano per una camminata lungo la riva del fiume Ticino per confidarsi le reciproche esperienze (negative). Siccome le entrate finanziare non riescono a coprire le spese da sostenere, Alessio e Armando si divertono come possono. La domenica pomeriggio fanno un’interminabile partita a carte a casa dell’uno o a casa dell’altro… ma hanno un hobby. Le cravatte. Due “cuori solitari”… fanno collezione di cravatte. Ogni tanto ne comprano una. Ogni giorno cambiano cravatta… tanto per superare (psicologicamente) le difficoltà. (Pare che sistema funzioni). (191)-