dino secondo barili

CAMILLA racconto (203) di Dino Secondo Barili


Intrigo … …a Pavia (Queste storie, anche se raccontate come vere, sono frutto di fantasia, pertanto non hanno  nulla a che vedere con persone reali o fatti realmente avvenuti) (foto di Pavia da Wikipedia) 203 La Rag. Camilla … e il coro Quando una persona è contenta e in pace con sé stessa e con il mondo… non ha bisogna di nulla. Può contemplare il Creato e tutte le sue Creature. Ma, la Rag. Camilla, non era in quello stato d’animo. Negli ultimi tempi aveva subito parecchie delusioni sentimentali e sul lavoro. Delusioni? Delusioni è dire poco. Camilla, 45 anni, “dirigente di medio livello” in una ditta commerciale, aveva toccato con mano il deteriorarsi di una situazione in epoca di crisi. Amicizie che scompaiono. Tutti contro tutti. La difesa del posto di lavoro diventata questione di vita o di morte (economica). La solidarietà che va a farsi benedire. Quella, però, era l’ultima goccia che aveva fatto traboccare il vaso. In certi casi le parole non servono a nulla… tranne, forse, a peggiorare le cose e confondere le idee. Camilla era giunta in quello stato d’animo, così, un sabato mattina di un anno fa. Pavia è una città piccola, con le sue caratteristiche che affondano le radici in un lontano passato. Anche in passato sono avvenute crisi di ogni genere. Anche allora la gente era esasperata. Si arrangiava come poteva e la regola era sempre la stessa: “necessità non vuol legge”. Infatti, anche in passato, le persone cercavano tutte le strade per giungere alla soluzione dei loro problemi. Camilla capì che poteva uscire dal pantano (psicologico) in cui si trovava. Doveva darsi da fare. Una strada qualsiasi…pur di uscire dal vicolo cieco in cui si trovava. Camilla aveva sentito dire che, camminando adagio, lungo le rive del fiume Ticino la mente si apre a nuovi e positivi pensieri. Il Ticino è un fiume … e il protagonista del fiume è la corrente. Cosa c’è di meglio di camminare adagio lungo la riva e osservare la corrente? La corrente è una forza della natura… non si ferma mai. Per la corrente non esiste passato, presente o futuro … la corrente va, va sempre. Camilla osservò la corrente del fiume e si sentì rinascere. Dentro di sé prese forma un pensiero. “Se la corrente non si ferma mai… anch’io devo fare altrettanto. Forse ho bisogno solo di un po’ di riposo.” . La riva del fiume è variegata, prato, strarupi e piante. Camilla si sedette sopra una sporgenza del prato accanto ad una pianta. Era primavera e c’erano viole ovunque. Basta osservare una viola per capire quanto è grande e stupendo il mondo. Camilla colse una viola. L’annusò e la osservò da vicino. Non lo aveva mai fatto. Mai, con quella intensità. Una viola è tutto… basta comprenderne il significato misterioso. La “dirigente di medio livello”, capì che doveva darsi da fare. Doveva fare come la corrente. Correre, senza fermarsi mai Prese il telefonino e digitò un numero. “Ciao Claudia, è ancora libero il posto di mezzosoprano nel Coro della Parrocchia?” L’amica rispose in senso affermativo. “Questa sera, alle prove, ci sarò anch’io”. La mente di Camilla, intanto si era messa a correre più lontano. Ermelindo, componente del Coro, suo coetaneo e vicino di casa, l’aveva più volte invitata a gustare un gelato alla panna… Questa volta, l’invito sarebbe stato accettato.(203)