dino secondo barili

RONEO E LA CRISI racconto (223) di Dino Secondo Barili


Intrigo … …a Pavia (Queste storie, anche se raccontate come vere, sono frutto di fantasia, pertanto non hanno  nulla a che vedere con persone reali o fatti realmente avvenuti) 223 Romeo … e la crisi Da un anno a questa parte Romeo, sessantasei anni, vedovo sente la “crisi economica”. Avendo lasciato il lavoro per la pensione, ha perduto parte delle sue abitudini consolidate. Per esempio. Da un anno ha lasciato “La Bocciofila” il luogo dove aveva amici e passava buona parte del tempo libero. Nella Bocciofila non si fanno più gare. I nuovi Dirigenti hanno deciso di risparmiare…”tagliando” proprio il settore competizione, dove Romeo aveva la possibilità di vincere qualche coppa e mettere in luce le proprie qualità agonistiche puntando ai primi posti in classifica. Prima della sospensione delle gare, però, si è acceso un dibattito tra gli associati bocciofili durante il quale sono emerse delle “crepe”. Un vero e proprio cambio di mentalità. Romeo aveva sempre pensato che l’attività associativa fosse un “modo disinteressato di volontariato sociale gratuito”… Invece, no. I nuovi Dirigenti della Bocciofila hanno messo ben in chiaro che “ogni attività deve essere retribuita con gettone di presenza per il rimborso spese”. A Romeo sono cadute le braccia. Per anni, lui, e altri suoi coetanei hanno sempre svolto il servizio gratuito a favore del Gruppo Associativo, cioè “gratis amore Dei”. Ora, invece, quasi tutto deve essere legato al “rimborso spese”, all’interesse venale personale. Dello spirito associativo non è rimasto nulla. Solo il “vile denaro” (e illusioni di “carriera”). Una simile situazione ha messo Romeo “in crisi profonda” non solo economica. Gli amici della bocciofila si sono diradati (anzi, sono spariti) e lui è rimasto solo a ricordare un passato che non c’è più. Quando inizia una “crisi”… non cambiano solo i “consumi”, cambiano anche i “costumi” e il modo di vivere la società. Per Romeo, gli amici della bocciofila erano un “punto di riferimento” con i quali parlare di tutto. Chiuso il “collegamento”, Romeo, ha dovuto limitarsi ai soli “amici da una vita”, ex-compagni di lavoro, coetanei, compagni di scuola di un tempo ormai lontano. Difficile fare nuove amicizie ad una certa età. Solo qualche chiacchierata occasionale. Nulla di impegnativo. Eppure la vita deve continuare. Ci si deve “appoggiare” a nuovi interessi. Con la crisi economica sono finite anche molte iniziative culturali che ruotavano attorno alle Parrocchie. Anche quel periodo è finito. Cosa fare? Romeo da un anno, legge. Legge molto e fa lunghe passeggiate. Sei mesi fa è andato al canile ed ha portato a casa un cagnolino abbandonato. E’ stata la sua fortuna. Non potendo parlare con gli esseri umani, Romeo, ha cominciato a fare dei lunghi discorsi … col proprio cane. Qualche lettore dirà che l’idea non è molto brillante. Invece, no. Dopo le prime chiacchierate, da quel giorno, ogni pomeriggio Romeo ha iniziato a fare lunghe passeggiate con Mansueto (è il nome del cane). Quattro mesi fa, sullo stesso percorso, Romeo ha incontrato la Signora Cesira, anche lei, sessantaseienne, neo-pensionata, con la sua cagnolina Farfallina. Mansueto e Farfallina hanno fatto subito amicizia…Anche Romeo e Cesira hanno iniziato a raccontarsi i loro fatti personali… Nulla di impegnativo… Però, è sempre un buon inizio. L’altro giorno la Signora Cesira ha avuto una brillante idea. Ha fatto la fotografia a Mansueto e Farfallina per la partecipazione al concorso fotografico di una rivista. Titolo: “Due cuori …e una cuccia”. (223)