dino secondo barili

GIANCAMILLO E LA FELICITA' racconto (876) di Dino Secondo Barili


25 GENNAIO 2015 ALMANACCO DI STORIA PAVESE Trivolzio – 25 gennaio 2015 – Domenica - 12.00 Intrigo … … a Pavia (Queste storie, anche se raccontate come vere, sono  frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che vedere con persone o fatti realmente avvenuti) 876 Giancamillo e la felicità Secondo parecchi studiosi il fine della vita è quello di vivere bene e possibilmente felici. Per raggiungere una simile condizione ci sono varie strade. Una è quella di buttarsi a capofitto a fare soldi (e non essere mai contenti di quanti se ne hanno). Un’altra è quella di ammucchiare patrimoni e non averne mai abbastanza. Dopo un Castello, due, tre … dieci, venti … Ci sono persone che possiedono milletrecento Castelli e non sono soddisfatte. Una via classica per essere felici e stare bene è quella di essere innamorati … Anche qui ci sono problemi. Ne sapeva qualcosa, un anno fa, il Dott. Giancamillo, cinquantenne, single, Commercialista in Milano, abitante a Pavia. Giancamillo, fin da giovanotto ha sempre desiderato avere la donna dei sogni … Prima della Laurea ha dovuto studiare e non ha avuto tempo per la fidanzata. Dopo la Laurea si è dato anima e corpo al lavoro e alla carriera e gli anni sono volati via senza accorgersi che … “l’acqua passata non macina più”. Un anno fa, il Dott. Giancamillo, al compimento del cinquantesimo compleanno, si è guardato allo specchio … ha guardato la sua carta di identità … e per poco non gli è venuto un colpo. “Come? Sono già passati cinquant’anni? E dove sono andati? Ed io dov’ero?” Tutte domande più che naturali e legittime … Intanto Giancamillo era davanti allo specchio e non riusciva a spiegarsi troppe cose … tra le quali quella ciocca di capelli bianchi che era apparsa all’improvviso proprio dietro l’orecchio sinistro. Al mattino quando entrò in Ufficio il cinquantenne aveva il muso lungo e la brutta cera. La prima ad accorgersi è stata la Signora Maria, la sua impiegata di fiducia. La prima assunta nel suo Ufficio. Una sessantenne che conosceva il Dott. Gianfilippo (“il suo Capo”) come la sua borsetta e alla quale non sfuggiva nulla. “Dottore … non sta bene?” Il Dott. Gianfilippo rispose con un grugnito. La Signora Maria capì al volo che non era il momento di parlare. Con un cenno degli occhi avvisò le colleghe le quali si concentrarono nel lavoro e si parlavano con gli occhi. Certi momento l’Ufficio è una specie di prigione (si fa per dire) … meglio non fiatare per il timore che cadano i calcinacci. Si sa, però, che le impiegate di fiducia hanno sempre un asso nella manica. Dopo i minuti canonici arriva il momento dei primi approcci … “Dottore, ha telefonato il Commendator Esposito. La pratica è andata proprio bene. La ringrazierà alla prima occasione …” Come poteva il cinquantenne stare zitto? Erano sei mesi che quella pratica non lo lasciava dormire. Il Dott. Giancamillo accennò ad un moderato sorriso. La Signora Maria ne approfittò immediatamente. “Dottore, cosa ne dice se prendessimo un caffè con tutte le impiegate?” Quando l’impiegata di fiducia avanza una simile proposta … il Dott. Giacamillo si sente messo al tappeto … battuto ai punti …  o per ko. In questo caso … ko! Il Dottore doveva in qualche modo ringraziare il personale dell’Ufficio per il buon esisto della pratica del Commendator Esposito. In quel caso, però, doveva pagarne le conseguenze. Come? Quando tutte le impiegate capitanate dalla Signora Maria erano in “sosta caffè” per il Dott. Giancamillo era come essere un Re sul trono … complimenti da tutte le parti. Lunsighe. Maliziosi ammiccamenti. … per ogni cosa. “Dottore …” qua, “Dottore …” là. “Dottore …” per questo, “Dottore …” per quello … una “mielosità” assoluta. Come se Giancamillo fosse l’unico uomo sulla faccia della Terra. Intanto, in mezzo a tanti complimenti, adulazioni e lusinghe,  il cinquantenne Dott. Giancamillo si sentiva sempre più solo e sempre più bisognoso di coccole vere … e languide carezze femminili … da quello donna che si chiama amore. Anche in questo caso, però, sono sempre le impiegate di fiducia, come la Signora Maria, che devono risolvere i problemi. Sono sempre loro che, forti della loro conoscenza del soggetto (“il grande Capo”),  hanno la soluzione del problema. Infatti, al termine della “sosta caffè” … “Dott. Giancamillo … ha telefonato il Dott. Tiziano. Mi ha pregato di ricordarle che questa sera c’è la Cena della Associazione Commercialisti alla quale non può assolutamente mancare perché avrà una sorpresa” Il cinquantenne sapeva già di quale sorpresa si trattasse. Il Dott. Tiziano voleva che accettasse la carica di Vice Presidente dell’Associazione. Nulla di straordinario. Carica alla quale non ci teneva proprio. Alla sera, invece, il Dott. Giancamillo ha avuto veramente la sorpresa. Alla Cena, ha avuto al suo fianco, la Dott. Esmeralda, una trentenne nuova associata tra i Commercialisti. Una trentenne che era la fine del mondo … alta, bionda, occhi azzurri … e gambe da far tremare i polsi. Come poteva il cinquantenne Giancamillo resistere ad una simile bellezza? Dopo tutte le “menate” che si era fatto davanti allo specchio? Dopo che la Signora Maria aveva usato tutta la sua astuzia per tamponare “i cali di pressione” del “suo Capo”? Giancamillo si è reso improvvisamente conto che doveva darsi da fare. Che non c’era tempo da perdere. A cinquant’anni, inoltre, aveva imparato qualcosa dalla vita … ed era il momento di metterla in pratica. Gianfilippo si sciolse in mille complimenti per la bellissima Esmeralda. Quando, dopo la cena, iniziò la serata da ballo … il cinquantenne è stato come Spiri Gonzales. Si offri come primo ed unico cavaliere per la serata da ballo. Esmeralda aspettava quel momento con ansia. Era una patita di tango argentino. Per Giancamillo è stato un gioco. Aveva vinto diversi campionati di tango argentino. Giancamillo ed Esmeralda hanno dato spettacolo … suscitando complimenti di tutti i componenti l’Associazione Commercialisti milanesi. Quando una coppia è così affiatata la gente si aspetta molto di più: l’amore! Infatti, il ballo sensuale ha infiammato di passione Giancamillo ed Esmeralda i quali, essendo a portata di labbra … si sono baciati … lungamente, appassionatamente … Al termine della serata, i due hanno fatto la “fuga”. Si sono rifugiati nel primo Albergo a disponibile. Si sono chiusi in camera. Ed hanno completato l’opera! … e per sette giorni nessuno li ha visti in Ufficio e in giro per Milano. - Questo è il racconto 876 scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per … il piacere di chi scrive … e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino