dino secondo barili

STEFANIA E UN CAFFE' AL BAR racconto (892) di Dino Secondo Barili


10 FEBBRAIO 2015 ALMANACCO DI STORIA PAVESE Trivolzio – 10 Febbraio 2015 – Martedì - 12.00 Intrigo … … a Pavia (Queste storie, anche se raccontate come vere, sono  frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che vedere con persone o fatti realmente avvenuti) 892 Stefania e un caffè al Bar “Volere è potere” dice un vecchio detto … ma per averne conferma bisogna sperimentarlo. Un anno fa ne ha saputo qualcosa la Prof. Stefania, quarant’anni, single, alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo … la quale, a suo dire, si riteneva poco fortunata in amore. Si può affermare che, in una donna, la parte sentimentale è fondamentale. Poco importa che la Prof. Stefania fosse Docente di Lettere in un Liceo del milanese, stimata e riverita … Insoddisfatta era … e insoddisfatta rimaneva. Inoltre abitava a Pavia che è una bellissima città, ma non è Milano, cioè una Metropoli. A Pavia, gira e rigira si incontrano sempre le stesse facce, le stesse persone. La Prof. Stefania un anno fa, si trovava in Municipio per un certificato ed ha incontrato il suo Medico di Fiducia, Dott. Giuseppe, amico di famiglia. “Stefania cosa fai da queste parti?” In quel momento l’occhio clinico del Dott. Giuseppe ha avuto il sopravvento. “Stefania ti vedo un po’ sciupata o sbaglio? Non ti senti bene? Hai dei problemi? Hai litigato con il fidanzato?” A quel punto Stefania non ha  potuto più far finta di niente. Ha dovuto vuotare il sacco. “Dottore, magari avessi litigato con il fidanzato … almeno avrei fatto qualcosa! Del fidanzato non c’è nemmeno l’ombra. All’orizzonte c’è solo nebbia …” – “Male. Malissimo mia cara Stefania. L’uva bisogna coglierla quand’è matura … dopo appassisce e “addio mio bell’addio” Stefania si sentì toccata sul vivo. “Dottore cosa dovrei fare oltre  a insegnare Lettere?” Ormai il discorso si era messo a correre. Nessuno dei due poteva più fermarlo. “Stefania cosa fai alla domenica?” – “Dormo … è l’unico giorno libero della settimana e mi godo il caldo del letto fino a mezzogiorno” Il Dott. Giuseppe non ci ha visto più. “E no, cara Stefania, è lì che sbagli. Alla domenica dovresti svegliarti prima degli altri giorni. Metterti in ordine e partire alla conquista della tua felicità, cioè del possibile fidanzato … “ Dal modo in cui il Dott. Giuseppe aveva parlato sembrava una battuta spiritosa. Invece, no. Il Medico di Fiducia aveva parlato sul serio. Stefania si fece attenta. “Come dire che non dovrei godermi il letto almeno alla domenica …” Il Dott. Giuseppe non raccolse la battuta. Preferì seguire il corso dei suoi pensieri. “Stefania, Stefania. Nella vita ogni attimo è prezioso … specialmente alla domenica. Potresti metterti in compagnia con i camminatori. Alla domenica in molti si ritrovano a Pavia al Ponte Coperto. Raggiungono il Ponte di Barche di Bereguardo e si perdono nei boschi della Zelata … un’indimenticabile avventura per gli amanti della natura … E poi, Il fine delle passeggiate, per una donna, è quello di incontrare l’uomo. L’uomo che si incontra una sola volta nella vita … “ A quel punto il Dott. Giuseppe si ricordò di un appuntamento importante. Salutò la bellissima Stefania e riprese la sua corsa quotidiana. Stefania si era completamente dimenticata del motivo per cui si trovava in Municipio a Pavia. Si guardò attorno. Notò un po’ di gente agli sportelli … ma la sua testa era nella chiacchierata avuta con il Dott. Giuseppe. Uscì dal Municipio e si fermò davanti al Palazzo Mezzabarba. Un capolavoro che richiama gli antichi fasti della Pavia che fu. Quando la mente è da un’altra parte anche i capolavori non dicono granché. Stefania non si era neppure accorta che un Signore della sua età si era fermato accanto a lei. “Stefania cosa fai da queste parti?” La quarantenne lo riconobbe. Era Fabrizio suo compagno di Università. “Ciao Fabrizio …  posso fare la stessa domanda te …” Fabrizio ha sempre avuto un debole per Stefania … ma era già sposato. Questa volta, però, non voleva perderla. “Stefania ti posso fare una proposta? Sono a Pavia per girare un film. La Produzione  sta cercando delle figure locali … ti posso presentare al Dott. John?” La Prof. Stefania si rese conto che era finita nel “cerchio magico di un giorno fortunato” Perché non approfittarne? Volere è Potere. La bellissima quarantenne rispose con un cenno affermativo. Si vedeva lontano un miglio che si meravigliava di sé stessa. Quella mattina di un anno fa, Stefania, vide la sua vita correre come un treno superveloce … di quelli che fanno Milano – Roma in tre ore e un po’. Il Dott. John era un affascinante cinquantenne, alto, capelli lunghi e ondulati, occhi verdi e penetranti … una specie di Dio greco che, al solo sguardo, una donna perde i sensi. Bellissima lei … bellissimo lui … cosa poteva accadere? Che si innamorassero! Così. A prima vista. Uno di quegli innamoramenti fulminei che sembrano fatti apposta per essere narrati in qualche racconto o romanzo … e  subito tradotti in film. Uno di quei film dove i baci si sprecano (i baci non sono mai sprecati!). Dove, Regista e Attori si divertono a far sognare gli spettatori (anzi, le spettatrici). Baci lunghissimi, dolcissimi, appassionati … Intanto anche John e Stefania non volevano perdere tempo. Non esiste una ragione perché due persone si baciano. John e Stefania erano al Bar in Piazza della Vittoria a Pavia … stavano per prendere il caffè. Si guardarono negli occhi e … “Stefania, mi piaci da morire … ho voglia di baciarti” La quarantenne dimenticò il caffè … Incollò le sue labbra bollenti a quelle di John e non le staccò più. Nel Bar c’erano uomini e donne. In quel momento, gli uomini avrebbero voluti essere John … e le donne, Stefania - Questo è il racconto 892 scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per … il piacere di chi scrive … e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino