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ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE di Teresa Ramaioli


ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE  di Teresa Ramaioli
iltuonoilgrillo il 22/02/15 alle 08:58 via WEBArcheologia industriale -A Rozzano, si incontra una filanda oggi abbandonata. Gli impianti erano alimentati con energia idroelettrica prodotta sfruttando il dislivello dell'adiacente conca del naviglio. L'industria tessile fondata nel 1898 arrivò ad impiegare oltre 800 addetti. La ditta utilizzava i resti della lavorazione della seta (schappe), una filatura molto richiesta prima dell'avvento delle fibre sintetiche. Nei dintorni sorsero case per gli operai, ancora ben visibili lungo il naviglio. La possibilità di utilizzare la chiusa per produrre energia elettrica e la comodità di disporre di un corso d'acqua resero la Société Anonyme Filatures De Schappe tra le più importanti della zona. Purtroppo la guerra rese sempre più difficili i rifornimenti di materia prima. Al termine del conflitto, con l'introduzione del nylon, l'impianto attraversò un periodo di declino che poterà nel 1953 alla chiusura delle attività.Ciao Teresa Ramaioli