dino secondo barili

GIANFRANCESCO E PAOLA racconto (276) di Dino Secondo Barili


Intrigo … …a Pavia (Queste storie, anche se raccontate come vere, sono frutto di fantasia, pertanto non hanno  nulla a che vedere con persone reali o fatti realmente avvenuti)  276  Gianfrancesco e… Paola Se il sabato è il più bel giorno della settimana …il lunedì è il peggiore. Ne sapeva qualcosa il Dott. Gianfrancesco, cinquant’anni, scapolo, commercialista con Studio ben avviato in Milano. Ogni lunedì mattina l’Ufficio diventava un campo di battaglia. Per prima cosa … i clienti. Era la giornata in cui tutti clienti (ma proprio tutti) avevano lamentele da fare o qualche quesito da porre. Anche via mail arrivavano le domande più elementari …(e a volte più assurde). “Tutta colpa della domenica” – diceva la Rag. Giacinta, “facente funzione di Capo Ufficio” in assenza del Dott. Gianfrancesco. “Se la domenica non ci fosse … certe domande non verrebbero poste. Alla Domenica le persone cercano di rilassarsi … invece, la loro mente viene assalita da mille dubbi e mille preoccupazioni.”. Un’altra caratterista del lunedì era “il personale”. Quando c’erano le scadenze, i momenti di maggior lavoro, i primi a risentirne era il personale. Mal di pancia improvvisi, ricoveri al Pronto Soccorso, ecc. ecc. Il Dott. Gianfrancesco era ormai preparato ed aspettava il lunedì sera per rilassarsi. Un anno fa, però, per smaltire nel minor tempo possibile la “tensione accumulata nella giornata del lunedì”, cercò una soluzione. Si iscrisse ad un corso di teatro il cui fine era la “messa in scena di una commedia” scritta dalla Regista che teneva il corso, l’attrice e scrittrice Paola. La Signora Paola aveva quarantaquattro anni, ma ne dimostrava dieci anni di meno. Dinamica e autoritaria non ammetteva errori e soprattutto esigeva puntualità per le prove del “lunedì sera”. Proprio quello che ci voleva per il Dott. Gianfrancesco. Essendo egli stesso un “precisini” sull’orario, pensava di aver trovato la persona con la quale parlare la stessa lingua. Dopo le rituali presentazioni, i primi due lunedì successivi, passarono in fretta. Il Commercialista, si sentì benissimo. Finalmente poteva svestire i panni del “dirigente” … e farsi tranquillamente “dirigere”. Paola ci sapeva fare… “Gianfrancesco… mettiti così… No….Abbassa la testa… Durante quella battuta… devi alzare le mani al cielo.” Il Commercialista gli sembrava di essere tornato bambino quando era alla Scuola Materna dalle Suore (chiamate “Le Caudine”). Finalmente aveva scoperto la donna giusta che faceva al caso suo. La “dominatrice”. Quella che il lunedì sera riusciva a fargli dimenticare i problemi dell’Ufficio e… “del lunedì”. A Gianfrancesco non gli sembrava di recitare, ma di essere ad una seduta psicoanalitica. La Regista Paola “sviscerava il personaggio” … lo faceva entrare nella testa del Commercialista. Gianfrancesco cominciò a sentirsi talmente bene che avrebbe desiderato fare “le prove di teatro” anche nelle altre sere della settimana. Un lunedì, sera al termine delle prove, Gianfrancesco azzardò una proposta. “Paola, non possiamo passare qualche serata insieme?” La Regista si sentì lusingata. Colpita da gentilezza inaspettata. Accettò l’invito. Paola era da tempo… che aveva bisogno di “coccole”. Era giunto l’uomo giusto al momento giusto. Ormai, la commedia procedeva bene… Gli attori (uomini e donne) avevano capito che il “piacere di recitare” aveva due scopi … quello di stare bene con sé stessi… e quello di star bene con gli altri, cioè gli spettatori. Quando il piacere è reciproco …il successo è assicurato. Anche Paola e Gianfrancesco sembravano “insieme” da una vita. I baci e gli abbracci ormai si sprecavano … anche sul palco… presente la Compagnia al completo … (276)