dino secondo barili

VALERIO, L'AMORE E IL MATRIMONIO racconto (921) di Dino Secondo Barili


11 MARZO 2015 ALMANACCO DI STORIA PAVESE Trivolzio – 11 marzo 2015 – Mercoledì - 12.00 Intrigo … … a Pavia (Queste storie, anche se raccontate come vere, sono  frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che vedere con persone o fatti realmente avvenuti) 921 Valerio, l’amore e il matrimonio Ogni epoca ha i suoi problemi. La nostra, oltre alle innegabili comodità, ha un sacco di problemi legati ai rapporti sociali … e di coppia in particolare. Un anno fa, ne sapeva qualcosa il Dott. Valerio, quarantacinque anni, Dirigente presso una Società multinazionale del milanese. Appunto, un anno fa, Valerio si lamentava con il suo coetaneo e amico Alessandro. “Alessandro, sono in crisi … o, meglio, sono in crisi con la fidanzata. Da un anno esco con una Collega della mia stessa età, Jenny. Il nostro rapporto è nato quasi per caso … durante un Convegno a Francoforte organizzato dalla Società dai cui entrambi dipendiamo. Lei era sola. Io ero solo. In quei tre giorni, oltre a seguire lo svolgimento del Convegno … ci siamo tenuti compagnia. Una compagnia intima … nel senso che le notti le abbiamo passate nello stesso letto … in modo meraviglioso. Da quel momento non ci siamo più lasciati. Ogni fine settimana è diventato … il nostro fine settimana. Un sabato vado io a Francoforte … il sabato successivo viene lei a Milano. Così è stato un crescendo di piacere fino a quattro settimane fa … Quattro settimane fa è cambiato tutto. Jenny ha parlato chiaro. “Valerio, se vuoi che il nostro rapporto continui dobbiamo sposarci. Quel fine settimana di quattro settimane fa l’abbiamo passato facendo discussioni di ogni genere. In sostanza la tesi Jenny era di una logica disarmante. “Noi ci incontriamo solo il fine settimana per andare a letto … e questo, a me, non sta più bene. Se vuoi che continuiamo il nostro rapporto … dobbiamo sposarci ed avere una vita in comune con comuni prospettive” Ha poco sono valse le mie ragioni … che il “matrimonio è la tomba dell’amore” … che molti si sposano … e poi si lasciano (non tutti) portandosi dietro un sacco di guai. Da quattro settimane, tra noi, tutto è cambiato  … e questo fine settimana nessuno dei due si muoverà dal posto in cui abita. Jenny rimarrà a Francoforte … e ed io a Milano. Questo sarà il principio della fine” Valerio si vedeva che era turbato e cercava aiuto nell’amico Alessandro, il quale aveva le sue preoccupazioni. “Valerio, non fartene un problema. Oggi, siamo nelle condizioni in cui, qualsiasi decisione prendi … è quella sbagliata. Due anni fa, è capitata la stessa cosa a me. Dopo un anno di favolose notti passate il fine settimana (lei abitava a Parigi … io a Milano) la fidanzata mi ha fatto lo stesso discorso. “se vuoi che il nostro rapporto continui … dobbiamo sposarci” Ed io, illudendomi che la vita fosse tutta rose e fiori, ho accettato il matrimonio. Non ti dico i risultati. Un fallimento. Ad un certo punto è stata lei stessa a dirmi … “Basta, non ne posso più … mi sembra di essere diventata la tua serva. Devo pensare tutto io. Bollette da pagare, organizzare la casa. Sapere anche dove ti trovi quando non sei in Ufficio … Praticamente era diventata gelosa di ogni mio movimento. Per fortuna che è stata lei a chiudere il rapporto … e a tornarsene a Parigi. Ora, sono ancora in fase meditativa. Ogni volta che mi si avvicina un donna i cui atteggiamenti manifestano disponibilità al dialogo (ed altro) divento freddo come il ghiaccio. Capisco che non è una bella situazione. Purtroppo per far passare certe cose … ci vuole tempo” Quattro mesi fa, Valerio e il suo amico Alessandro si sono incontrati per caso in Piazza del Duomo a Milano. Dopo i soliti convenevoli, il discorso è finito sulle rispettive situazioni. E’ stato Alessandro ad iniziare. “Valerio ho trovato una brava ragazza. Vive nel mio stesso Palazzo … nell’appartamento accanto al mio. Una notte la passiamo nel mio letto … l’altra la passo nel suo. Sembra una vita da sogno … Tutte cose meravigliose … speriamo che duri” Anche Valerio era raggiante. Si vedeva che era euforico. “Alessandro, quattro mesi fa, la figlia venticinquenne del Presidente della Società dalla quale dipendo si è innamorata di me. Dopo una settimana mi ha fatto la seguente proposta. Valerio non posso più fare a meno di te. Andiamo a vivere in riva al Lago nei Castelli di mio padre. Tu vivi nel Castello di Adamo … io vivo in quello di Eva … Ogni giorno decidiamo in quale Castello passare la giornata e la notte … Quel che conta è che al mattino mi svegli con un mazzo di rose rosse … simbolo di un amore sempre al top … Alessandro, dirai che sono cose da non credere … eppure sono cose che capitano. Però dico anch’io ciò che dici tu … speriamo che duri” Alessandro non disse nulla … e neppure Valerio. Si guardarono in faccia e … ed il loro sguardo sembrava una domanda … “Come sarà la prossima volta che ci incontriamo?” Questo è il racconto 921 scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per … il piacere di chi scrive … e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino