dino secondo barili

PATRIZIA racconto (922) di Dino Secondo Barili


12 MARZO 2015 ALMANACCO DI STORIA PAVESE Trivolzio – 12 marzo 2015 – Giovedì - 12.00 Intrigo … … a Pavia (Queste storie, anche se raccontate come vere, sono  frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che vedere con persone o fatti realmente avvenuti) 922 Patrizia e la  vacanza in Costa Azzurra Quando una donna arriva a quarant’anni e si fa l’esame di coscienza … non sempre è soddisfatta di ciò che ha realizzato. I motivi possono essere tanti … ma il cruccio maggiore è dovuto quasi sempre all’aspetto sentimentale, all’amore. E’ stato così, un anno fa, anche per la Dott. Patrizia, quarant’anni, single, bellissima … alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo. Aveva poca importanza che la quarantenne si fosse laureata con il massimo dei voti. Che avesse trovato subito lavoro e, a quarant’anni, avesse raggiunto un posto di Dirigente tra i primi della Società presso cui operava. Il lavoro è indispensabile ed ha un posto rilevantissimo nella realizzazione di una persona. Quando, però, una donna torna a casa alla sera … ed è sola … comincia a dare i numeri. Del resto, Patrizia, cosa poteva fare? La vita è andata così. Si era data anima e corpo allo studio … alla carriera  … Non aveva mai detto no agli impegni che le venivano proposti dalla sua Società … cosa poteva fare di più? Anche … avere il tempo per trastullarsi con un uomo? Un uomo che, magari, non avrebbe capito … perché, il fine settimana, lei, Patrizia, sarebbe stata impegnata in un Convegno a Berna o a Amsterdam? Un anno fa, a quarant’anni, Patrizia si svegliò una mattina …  Si guardò allo specchio e non si piacque. Aveva gli occhi ammaccati … la notte l’aveva passata in bianco … Nel senso che non aveva chiuso occhio. E’ proprio in certi momenti che scattano dubbi e perplessità. Una donna si chiede … “Ma cosa sto facendo? Dove sto andando? … e quando sarò al vertice della carriera con chi potrò condividere la mia soddisfazione? Con me stessa? … troppo poco!” Quella mattina di, un anno fa, Patrizia andò in Ufficio delusa e amareggiata. Come sua regola, però, erano problemi suoi … che nessuno doveva conoscere. Ecco perché la quarantenne fece in modo di evitare tutti gli appuntamenti nei quali non era indispensabile la sua presenza. Chiamò la sua coetanea e amica del cuore, Giorgia, la quale era sempre disponibile per un caffè ed un chiacchierata. Giorgia non aveva i problemi di Patrizia. Dopo la Laurea aveva puntato dritto al matrimonio … e non un matrimonio qualunque. Un matrimonio dal quale avrebbe avuto tutto e di più. Giorgia aveva incontrato il Dott. Roberto, finanziere svizzero, vent’anni più di lei … con il quale ha trovato subito tutto ciò che voleva … e del quale era perfettamente soddisfatta. Patrizia si sfogò. “Giorgia, forse, hai fatto bene tu a sposarti … Hai trovato l’uomo giusto che non ti lascia mancare niente. Tu, inoltre, hai potuto dare sfogo alla tua passione che era quella di fare la Ricercatrice presso l’Università … Io, invece, mi sono buttata nella mischia … Ho avuto tante soddisfazioni, ma a quarant’anni … mi sembra di essere in guerra (con me stessa e con il mondo intero) … sempre sulla frontiera a combattere una battaglia che non avrà mai né vinti né vincitori … Mi ritroverò vecchia e delusa … sola … a raccontare a me stessa la mia sola ed unica sconfitta: l’amore” Giorgia lasciò sfogare l’amica perché era l’unico sistema per avere un quadro della situazione. Poi,  cominciò i suoi ragionamenti. “Patrizia, nella vita, ogni medaglia ha il suo rovescio … Perciò, non continuare a farti delle menate senza conoscere cosa sta dietro a certe facciate. Non parlo per me che, tutto sommato, non ho nulla di cui lamentarmi. Parlo in generale. Patrizia vorrei ricordarti che sei sempre in tempo per recuperare il tempo perduto (se così ti va di chiamarlo). Nella vita, non tutto va secondo i nostri desideri. Per una cosa che prendi … un’altra la devi lasciare. Non pensare che “gli altri” hanno più di te … Magari ti invidiano pure. Dicono. “Fortunata la Dott. Patrizia … Lei si che si è realizzata. Laureata … e a quarant’anni Dirigente di Società … qualificata e riverita … un fine settimana al Convegno a Madrid … un altro fine settimana … Convegno a Copenaghen … E, poi, chissà quali incontri … con uomini Vip” – e dopo una breve pausa – “Patrizia, sai cosa scriveva Pietro Metastasio (1709 – 1782) …  “Se a ciascun l’interno affanno / si leggesse in fronte scritto / quanti mai, che invidia fanno / ci farebbero pietà!” Sono passiti trecento anni … e la situazione è ancora la stessa. Patrizia, oggi, però, voglio farti una proposta. Questa sera al Club dei Vip di Milano c’è un sorteggio. Le quarantenni che lo desiderano possono prendervi parte …” Giorgia spiegò all’amica Patrizia lo svolgimento dell’Evento. Quella sera stessa di un anno fa, la Dott. Patrizia, partecipò alla Manifestazione. Si trovò puntuale alla cena organizzata dal Club dei Vip milanesi. Al termine della cena, le quarantenni che lo avessero desiderato, avevano la passibilità di sottoporsi al “Gioco della Fortuna”. La quarantenne con gli occhi bendati doveva prendere una pallina con impresso un numero dentro ad un vaso di cristallo. Al numero era abbinato un cinquantenne  con il quale passare una vacanza sulla Costa Azzurra … scopo possibile matrimonio. La Dott. Patrizia si affidò alla Fortuna. Mise la mano nel vaso di cristallo ed … estrasse il numero sette (il numero più citato in assoluto). Al numero sette era abbinato il Dott. Ippolito, un bellissimo ed affascinante cinquantenne … ricchissimo … il quale, appena vide Patrizia, se ne innamorò. Insieme partirono per una vacanza in uno dei più bei Alberghi della Costa Azzurra. Quando l’amore si mette d’impegno … ogni cosa è superlativa. Anche il nome dell’Albergo … “Da qui all’eternità” Questo è il racconto 922 scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per … il piacere di chi scrive … e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino