dino secondo barili

ILARIA E CARMELO racconto (937) di Dino Secondo Barili


   27 MARZO 2015 ALMANACCO DI STORIA PAVESE Trivolzio – 27 marzo 2015 - Venerdì - 12.00 Intrigo … … a Pavia (Queste storie, anche se raccontate come vere, sono  frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che vedere con persone o fatti realmente avvenuti) 937 Ilaria e Carmelo Diceva il Saggio che “la Fortuna va cercata sempre e ovunque”. La Dott. Ilaria, un anno fa … quando ha avuto sotto gli occhi una simile massima si è fermata a riflettere. Era un periodo nero. Non gliene andava bene una. Anche, Filippo, il fidanzato che aveva da tre anni, se ne era andato. Un anno fa, Ilaria, quarant’anni, bellissima … si ritrovava single … ma non sola. Aveva la sua coetanea e amica Valeria con la quale si confidava spesso. “Valeria cosa dici del consiglio del Saggio … “che la Fortuna va cercata sempre e ovunque?” Valeria era una tipo pratico, dinamico. Non si soffermava troppo a farci delle filosofie. “Ilaria, certo che la Fortuna va cercata. Nella vita nulla viene regalato … e meno che mai … portato a domicilio. Ogni giorno, è quello buono … basta avere la volontà di darsi da fare” Ilaria non si accontentò della risposta. “Valeria spiegati meglio. Io, ho già un lavoro che mi impegna. Comincio al mattino a correre  … e arrivo alla sera stanca morta. Quale voglia vuoi che abbia … di mettermi a cercare la Fortuna” Valeria comprese che il suo pensiero aveva bisogno di una spiegazione. “Ilaria, a volte la Fortuna è dietro l’angolo … e noi non la vediamo. Non la vediamo perché noi osserviamo anche con gli occhi dell’immaginazione … la quale è spesso strabica. Ci fa vedere cose che non esistono. Per esempio. A quarant’anni ogni donna desidera avere il proprio uomo, il suo compagno. E’ un fatto naturale. Spesso, però, l’immaginazione ci fa cercare lontano … ciò che si ha vicino … “ Ilaria non rispose. Il discorso di Valeria sulla Fortuna le aveva acceso dei flash nella mente. Ilaria si ricordò di abitare a Pavia. In un bel Palazzo sul Lungoticino … ma non aveva mai preso parte ad una Assemblea Condominiale. Tutte le volte che riceveva la Convocazione delegava il suo vicino di casa, il Dott. Anacleto, un ottantenne in pensione, che non aspettava altro di prodigarsi per il prossimo. Ora, però, Ilaria aveva ricevuto la Convocazione e aveva improvvisamente deciso di prendere parte all’Assemblea. Non voleva, però, offendere il Dott. Anacleto e cercò una scappatoia. Chiese al Dott. Anacleto di istruirla in materia. Di farle conoscere i condomini del Palazzo. Gli ottantenni cercano sempre di essere utili a sé stessi … e agli altri. Non solo è stato entusiasta dell’idea. Per esempio. Il Dott. Anacleto sapeva che Ilaria era sola, cioè non aveva il compagno … e questo fatto non gli andava bene. Secondo il Dott. Anacleto non era giusto che una bella donna come Ilaria … alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo … Dirigente di una Agenzia Commerciale nel milanese, non avesse un compagno. Anzi, il Dott. Anacleto aveva una simpatia per Ilaria e gli sarebbe piaciuto che avesse fatto amicizia con un altro condomino, il Dott. Carmelo, cinquant’anni, single, bellissimo … proprietario dell’Attico del Palazzo. C’era, però, una difficoltà. Anche il Dott. Carmelo non partecipava mai alle Assemblee di Condominio. Delegava sempre la Dott. Delfina, una vivace settantenne che era ben felice di rendersi utile. Secondo i ragionamenti del Dott. Anacleto l’unica strada per far incontrare Ilaria e Carmelo era quello di parlarne con la Dott. Delfina. Non era passato un giorno e i due pensionati avevano già combinato tutto. Delfina aveva inventato una ricorrenza da festeggiare. Avrebbe organizzato una cena nel suo bell’appartamento al quinto piano. Sul balcone che guardava il Fiume Ticino. Gli invitati sarebbero stati … Anacleto, Ilaria … e naturalmente, Carmelo. Quando i pensionati si mettono ne inventano di tutti i colori … e non li ferma nessuno. Infatti, Carmelo accettò … senza sapere che c’era anche Anacleto e Ilaria. Una cena favolosa … con vini di alta qualità. Quando Carmelo si trovò di fronte ad una bellezza come Ilaria … andò in estasi. Non ebbe occhi che per lei … alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo. Soprattutto le gambe … Il Dott. Carmelo era un cultore della canzone italiana ed aveva sempre nelle orecchie un motivetto che diceva: “Saran belli gli occhi neri / Saran belli gli occhi blu / Ma le gambe, ma le gambe / a me piacciono di più”  Il Dott. Carmelo era talmente affascinato dalle gambe (di Ilaria) che non ha perduto tempo. Dichiarò subito il suo amore … e passò dalle parole ai fatti. Le chiese un bacio … un bacio solo (tanto per cominciare)… Ilaria è rimasta un po’ impacciata, ma Anacleto e Delfina inventarono una scusa e scesero nell’appartamento dell’ottantenne. Quando il Destino combina le cose … tutto funziona a pennello. Infatti, Ilaria, non solo rispose al bacio di Carmelo … ma baciò e si lasciò baciare … lungamente … appassionatamente. Vuoi l’aria fresca del Ticino … vuoi il balcone della Delfina che era un nido d’amore, tutto sembrava un sogno. Alla fine Anacleto e Delfina fecero la loro ricomparsa, ma ormai il Destino si era compiuto. La cena si concluse in fretta. Carmelo aveva una gran voglia di portare Ilaria nel suo Attico … appena sopra l’appartamento della Delfina. I due, infatti, non mangiarono molto. Avevano fame di … intimità. E così è stato. Dall’Attico, Carmelo e Ilario non uscirono per una settimana intera. E il loro amore continua tuttora … sempre in crescendo … per raggiungere le vette dell’amore. Questo è il racconto 937 scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per … il piacere di chi scrive … e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino