dino secondo barili

DAMIANO E SOFIA racconto (939) di Dino Secondo Barili


   29 MARZO 2015 ALMANACCO DI STORIA PAVESE Trivolzio – 29 marzo 2015 - Domenica- 12.00 Intrigo … … a Pavia (Queste storie, anche se raccontate come vere, sono  frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che vedere con persone o fatti realmente avvenuti) 939 Damiano e Sofia Un anno fa, il Dott. Damiano, cinquant’anni, single, Commercialista nel milanese è andato in crisi. Ne aveva tutti i motivi. Due impiegate si erano ammalate contemporaneamente e improvvisamente. Quando accade una cosa del genere chiunque andrebbe in crisi. In special modo il Dott. Damiano che aveva dato l’anima per il suo Ufficio. Inoltre, aveva la mania di tenere sotto controllo ogni cosa … anche le cose più insignificante. Quando, una persona si concentra troppo sul lavoro finisce per subirne i contraccolpi. Per fortuna che nell’Ufficio del Dott. Damiano c’era l’impiegata di fiducia, la Signora Maria, un sessantenne che ne aveva viste di tutti i colori … ed aveva sempre un soluzione per ogni problema. “Dott. Damiano, glielo sempre detto di non vivere solo per l’Ufficio e il lavoro. Il lavoro è un mezzo … non il fine. Il fine è ben altro” In una simile occasione, il Dott. Damiano ha reagito come chiunque avrebbe fatto. “Signora Maria, adesso non stiamo facendo della filosofia … stiamo trattando un problema di emergenza. Sono venute a mancare improvvisamente due brave impiegate …” La Signora Maria sapeva già dove andare a parare. “Dott. Damiano è lì dove serve immaginazione. L’Ufficio non è un fatto statico. Così è, e così deve rimanere. L’Ufficio è un fatto dinamico … Ci sono anche i casi di emergenza. Lei, Dott. Damiano, ha la possibilità di ridistribuire il carico di lavoro, temporaneamente, sulla altre impiegate … Mi sembra facile come bere un bicchiere d’acqua. Però, serve la delega, la fiducia nelle persone. Lei, Dott. Damiano non deve sempre essere con il fiato sul collo delle impiegate perché si è messo in mente di avere un Ufficio perfetto. Gli Uffici perfetti non esistono. Esistono solo nella testa dei teorici .,. di coloro che non sanno cosa significa essere a contatto con il pubblico otto ore al giorno … e avere davanti problemi di ogni genere …” Il Dott. Damiano non si aspettava una reazione così dettagliata come quella della Signora Maria. Doveva convenire che l’impiegata di fiducia aveva ragione. Il lavoro non è tutto. Negli Uffici ci sono alti e bassi. Negli Uffici bisogna saper delegare ed avere fiducia nelle persone dando loro il giusto riconoscimento. La stima per il proprio ruolo. A questo punto anche il Dott. Damiano si sentì il dovere di farsi l’esame di coscienza. Se il lavoro non è tutto … che cos’è che, nella vita, da la vera soddisfazione? La domanda la pose il Dott. Damiano alla Signora Maria la quale è stata categorica. “Dott. Damiano è l’amore che da il senso alla vita. E’ l’amore che da senso alle nostre azioni quotidiane. Il lavoro va e viene. Gli Uffici hanno alti e bassi … l’amore, invece, deve sempre essere al top” Il Dott. Damino si rese conto che a cinquant’anni non aveva una sua compagna, la sua donna del cuore. Si era sempre giustificato dicendo che l’Ufficio occupava ogni spazio di vita. Anche sulle sue esigenze intime e personali. La Signora Maria ha dato ancora una volta una mano. “Dott. Damiano … non si preoccupi troppo se due impiegate si sono ammalate contemporaneamente. L’Ufficio va avanti lo stesso e tutto si risolverà per il meglio. Invece, non perda altro tempo. Goda le bellezze della vita intanto che c’è … e tutto ciò che offre il nostro tempo” La Signora Maria aveva appena finito di parlare quando è entrata nell’Ufficio la Dott. Sofia, una trentenne bellissima … alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo. Stava facendo praticantato presso l’ufficio del Collega Dott. Girolamo … ma era anche alla ricerca dell’anima gemella. Aveva messo gli occhi sul cinquantenne Dott. Damiano. “Damiano, sono passata da queste parti ed ho pensato di prendere un caffè con te. Volevo chiederti se eri disposto ad accompagnarmi a Vienna. Ho ricevuto l’invito a partecipare ad una Festa Danzante in onore di Strauss. Cosa ne dici?” Il Dott. Damiano aveva appena ricevuto il giusto consiglio dalla Signora Maria. Accettò in un baleno. Comprese che l’Ufficio sarebbe andato avanti anche senza di lui. Mentre, una cosa che non doveva perdere era l’occasione di fare un bel viaggio a Vienna per una Festa Danzante con una meravigliosa donna come la Dott. Sofia. Si sa che … chi ben inizia è (quasi) a metà dell’opera. Il Dott. Damino, poi era un patito di Strauss. Conosceva vita, morte e miracoli. Inoltre, ballava il valzer come “un primo ballerino della Scala”. Quando una donna trova la persona giusta … tutto il resto va da sé. Damiano e Sofia, non erano ancora partiti in aereo per Vienna che già si guardavano negli occhi come due innamorati … in modo languido e passionale. Ogni loro sguardo … sottintendeva mille cose. Baci, abbracci, carezze  a non finire. Proprio quello di cui avevano bisogno entrambi. Infatti, prima di salire sull’aereo per Vienna, Damiano e Sofia si baciarono appassionatamente … incuranti degli occhi indiscreti di mille passeggeri. Del resto l’amore vuole la sua parte (anzi, tutta). Vienna è la città ideale per realizzare un bel sogno d’amore. E così è stato … e continua anche ora. Questo è il racconto 939 scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per … il piacere di chi scrive … e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino