dino secondo barili

L'ORTO di Teresa Ramaioli


L'ORTO  di Teresa Ramaioli 
iltuonoilgrillo il 17/04/15 alle 14:18 via WEBL’ORTO----Fare l’orto in casa è diventata una pratica di tendenza .Gli orti cittadini ne sono una testimonianza. Le verdure vengono coltivate in cassette sistemate sui davanzali delle finestre, sfruttando balconi, piccoli giardini. Oggi il desiderio di fare l'orto nasce per cercare delle emozioni. Che soddisfazione offrire, a se stessi e agli amici, pomodorini, prezzemolo, cetrioli coltivati in casa. Per chi non ha esperienza la tecnologia (smartphone, blog...ma anche libri, riviste) viene in aiuto , troviamo mille consigli su come piantare, concimare e annaffiare limoni, lattuga, peperoni, rosmarino... Anche gli antichi romani si dedicavano alla coltivazione di un orto. Parte integrante dell’abitazione, l’orto si trovava all’interno del recinto che delimitava la “domus”. Gli dei che lo proteggevano assomigliavano a quelli che tutelavano la casa: erano i Lari. Nelle ville patrizie si accostava alle piante ornamentali numerose colture di alberi da frutta e di ortaggi. Le piante erano potate nelle più strane forme e poste in modo da creare le diverse sfumature di verde, dall'intensità del lauro all'argento dell'ulivo, dalle smaglianti fioriture del pesco o quelle del ciliegio. Come altre civiltà mediterranee Roma poggiava la sua cultura alimentare soprattutto sui legumi (fave, ceci, lenticchie, fagioli). L’orto, che si ritiene producesse legumi tutto l’anno, era chiamato il “secondo salatoio”. L’orto riforniva anche di verdure, rape, tuberi, bulbi commestibili ,il cavolo, le varianti del cardo, insalate, i porri, l’aglio, la cipolla, tutte le specie di verdure da consumare crude o cotte. Ciao Teresa