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ANTICHI MESTIERI di Teresa Ramaioli


ANTICHI MESTIERI di Teresa Ramaioli 
iltuonoilgrillo il 20/04/15 alle 12:17 via WEBANTICHI MESTIERI---Sono numerose le professioni ambulanti scomparse, alcune delle quali molto curiose e che sono ancora nel ricordo di tanti anziani. Alcune me le ricordo per averle viste direttamente, altre le conosco per averne sentito parlare in casa e che mi hanno sempre incuriosito anche per i riferimenti dialettali con i quali erano citati. Ricordo che quando da piccola ritornavo a casa, magari con le mani sporche, mia madre mi diceva: Sembri un magnan!. Il "magnan" era l'ambulante che riparava pentole e che era sempre sporco di nero. Oppure quando parlavo a voce alta mi diceva: Strilli più di uno "strascee!". Lo "strascee" era lo stracciaio, girava nelle strade urlando per richiamare l'attenzione delle donne che erano in casa. Ritirava di tutto, stracci, ma anche rottami di ferro, ed in cambio dava aghi, ditali, candeggina, sapone, mollette per stendere la biancheria,spazzole per lavare, pettini. La particolarità di molti antichi mestieri era infatti di “urlare”,le loro proposte, nelle vie in prossimità delle abitazioni per attirare le massaie e gli anziani a casa. Sono molti i mestieri scomparsi, tra questi ricordiamo: El moletta, l’antico arrotino che girava per la città e i paesi, con il suo carretto di legno con una mola a pedale per limare coltelli, forbici. Prima delle sue urla, era il profumo che usciva dalla sua cesta che lo rendeva il più atteso :era El garzòn del Prestinèe (il garzone del panettiere) che consegnava il pane caldo. Quando le acque dei fossi erano pulite ecco El Ranatt (venditore di rane), le donne preparavano un piatto prelibato:il risotto con le rane. Ricordiamo anche El spazzacamin (lo spazzacamino), il ragazzino minuto che entrava negli angusti camini ed aveva sempre il viso nero dalla fuligine. Ciao Teresa Ramaioli