dino secondo barili

EGIDIO E CLORINDA racconto (335) di Dino Secondo Barili


Intrigo … …a Pavia (Queste storie, anche se raccontate come vere, sono frutto di fantasia, pertanto non hanno  nulla a che vedere con persone reali o fatti realmente avvenuti) 335 Egidio e Clorinda Agosto è il mese delle “ferie”. Facile andare a cercarne l’origine. Nell’anno 8, prima di Cristo, il Senato Romano ha dedicato questo mese, che si chiamava anticamente “sextili”, all’Imperatore Augusto. Inoltre, da quella decisione prende il nome anche “ferragosto” (ferie Augusti). Una storia così lontana (2022 anni fa) non poteva non lasciare il segno nell’animo umano. Oggi, chi è colui (o colei) che, arrivato al mese di agosto, non sente… “aria di ferie”? Piccoli o grandi, donne e uomini, sentono il desiderio di …”fare le ferie”. Basta vedere “l’esercito degli studenti” (e Insegnanti)… Studiano un anno… per arrivare alle agognate “ferie”… simbolo di libertà, di spensieratezza… di vacanze… intese come “viaggi senza fine”. La realtà però è molto diversa. Chi può, si muove…e chi non può… si muove con la fantasia ed altro… Sempre di “ferie” si tratta… In questi ultimi quattro anni (gli anni della peggiore crisi economica mai vista) ogni persona si è ingegnata come ha potuto e secondo le proprie aspirazioni e aspettative. Un anno fa, Egidio e sua moglie Clorinda, hanno cominciato a crearsi …delle “loro ferie”. Anziché partire per il mare o la montagna, hanno creato “il loro Eden”. Avendo una propria casetta con giardino, hanno pensato bene di dare sfogo alla loro passione …”culinaria” Ogni sabato sera (del mese di agosto dello scorso anno), hanno invitato due coppie amiche appassionate di cucina, e si sono scambiate ricette… e “tiramisù”. Si sa che gli appassionati di cucina non si accontentano mai di ciò che fanno. Ogni pietanza “potrebbe” essere migliorata… Una volta… “ci voleva un pizzico di sale in più”… un’altra… “si potrebbe tentare il tale o il tal altro ingrediente”. Gli appassionati di cucina sono sempre alla ricerca del “piatto degli Dei”… quel piatto che dovrebbe essere ineguagliato ed ineguagliabile. Egidio, Clorinda e le due coppie amiche, nell’agosto dello scorso anno, ogni sabato, si riunivano per sottoporsi a vicenda i “loro piatti”, frutto della loro inventiva e fantasia. “E’ stato un agosto indimenticabile” – ha detto Egidio… e come al solito non si è accontentato… “Insieme alle pietanze .. ci vorrebbe qualcosa in più”. Per questo agosto, Clorinda, sua moglie, ha avuto un’idea. Perché non “legare ad ogni piatto” una poesia? Detto fatto, l’idea ha attecchito. Nel paese di Egidio e Clorinda abita il signor Serafino che per molti anni ha recitato con una Compagnia Teatrale a Milano. Ora, in pensione, l’attore, cerca di fare amicizia con chiunque gli capiti a tiro. Dopo aver conosciuto l’idea della Signora Clorinda, si è offerto di recitare poesie agli incontri culinari del sabato sera. Nel mese di luglio hanno già fatto le prove. Egidio e Clorinda hanno cucinato …e ad ogni piatto, Serafino ha abbinato una poesia… in lingua o in dialetto…Ne è uscito un mix di tutto rispetto… Soprattutto per la voce di Serafino che ha fatto della poesia un “valore aggiunto” per ogni pietanza… facendola diventare “il piatto degli Dei” (335).