dino secondo barili

VALERIA E L CASCINA DEL SOLE racconto (353) di Dino Secondo Barili


Intrigo … …a Pavia (Queste storie, anche se raccontate come vere, sono frutto di fantasia, pertanto non hanno  nulla a che vedere con persone reali o fatti realmente avvenuti) 353 Valeria e la Cascina del Sole Gli ultimi giorni di ferie trascorrono lenti… ma il tempo non perdona. “Vola via” implacabile. Un anno fa, la Dott. Valeria se ne rendeva conto, ma non poteva farci nulla. I suoi trentacinque anni, le pesavano particolarmente. Cercava di farsene una ragione, ma (“i suoi 35 anni”) non riusciva a toglierseli dalla testa. Gli otto giorni di ferie passati al mare avevano allentato la tensione, ma il “dopo Ferragosto” è quasi sempre il momento dei “primi rimpianti”. Ciò che una persona sperava accadesse…e non è accaduto E allora? Ora, Valeria si trovava a Pavia. La sua città… vuota. Pochi Bar aperti…ed i primi rientri. Valeria ne approfittava per andare su e giù per Corso Cavour e Strada Nuova con la segreta speranza di incontrare qualche faccia conosciuta… Zero! Sembrava che tutte le conoscenze di Valeria avessero abbandonato Pavia. “Quando una strada non si “apre”… bisogna tentarne altre” – diceva dentro di sé Valeria, la quale aveva bisogno di qualcosa di… stimolante. Si affidò agli annuncia economici dei quotidiani locali. Gli occhi spesso hanno la funzione di calamite. Vanno ad intercettare cose… dove li “porta il cuore”. Infatti, scritto a caratteri minutissimi, c’era un trafiletto. “Oggi, alla Cascina del Sole, in occasione del Santo Patrono, si svolgerà un incontro culturale dal titolo “I giochi del tempo che fu…” seguito dalla degustazione di alcuni piatti tradizionali della cucina contadina pavese.” Per Valeria fu come “un’improvvisa folata di vento”. Si sentì rinvigorita. Quale Insegnante di Lettere presso una Scuola Media… era proprio “l’argomento” che le mancava. Guardò l’orologio… Aveva due ore buone per prepararsi. La Cascina del Sole era distante una ventina di chilometri dalla città. Giusto il tempo… per fare alcune riflessioni. A volte basta un niente… a rianimare la giornata. Valeria, entrò nel portone del suo Condominio scattante come non le capitava da giorni. Stava per aprire la porta del suo appartamento quando si aprì (anche) la porta dell’appartamento accanto al suo. Sapeva che c’era un nuovo inquilino… ma non lo aveva ancora visto in faccia. Aveva letto, però, la nuova targhetta: “Dott. Emanuele - psicologo”. Aveva ancora la mano sulla maniglia… ed il nuovo inquilino aveva preso… “un corpo ed un volto”. Uno schianto di “ragazzo sui quarantacinque anni”!…La fine del mondo. La Dott. Valeria, in quel momento ringraziò il cielo di essere viva…e di poter godere di tale visione e di tanta abbondanza… Valeria ed Emanuele si presentarono. Passarono subito al “tu” confidenziale… Sembrava che i due avessero fretta… “Cosa fai di bello oggi?” chiese Emanuele. Valeria, aveva la testa in ebollizione. “Vado a visitare una cascina… la Cascina del Sole… poco lontano da Pavia… Vuoi venire anche tu?”. Il quarantacinquenne non aspettava altro. Ormai, il tempo volgeva decisamente al bello… Alla Cascina del Sole tutto era pronto. Dopo le solite presentazioni iniziali presero il via “i giochi veri e propri”. Al “gioco della mosca cieca” parteciparono anche Valeria ed Emanuele… un antico gioco contadino pavese. A Valeria ed Emanuele vennero bendati gli occhi ed accompagnati in un luogo chiamato “il labirinto”… dovevano muoversi seguendo richiami acustici… Alla fine Valeria ed Emanuele, a loro insaputa, si trovarono l’una di fronte all’altro. A quel punto infervorati da tutti quei suoni … i due si abbracciarono…e si baciarono appassionatamente. Siccome il bacio era stato esageratamente lungo… la Giuria ha provveduto a squalificarli. La squalifica venne accolta da Valeria ed Emanuele come “un segno del destino”. I due “vicini di casa” si appartarono in un boschetto isolato e continuarono i loro “esperimenti amorosi”… con sommo piacere di entrambi. (353)