dino secondo barili

ANGELICA


ANGELICA  di Teresa Ramaioli  
iltuonoilgrillo il 14/05/15 alle 19:14 via WEBANGELICA-( Erba degli Angeli)--Era sicuramente una delle piante officinali più conosciute del Medioevo. Secondo la leggenda, pare che venne donata agli uomini dall’Arcangelo Raffaele, nome ebraico dal significato "medico di Dio”, considerato l’angelo della guarigione . I monaci Benedettini ne facevano uso nella preparazione dei cibi e dei liquori. Secondo le credenze popolari l’Angelica era un ottimo rimedio per curare qualsiasi tipo di febbre. Santa Ildegarda (XII sec.) consigliava questa preparazione: “Quando una persona ha febbre, non importa per quale motivo, prenda radici di Angelica e le pesti un po’. Così pestate o schiacciate, le copra con un mezzo bicchiere di vino e le lasci riposare tutta la notte. Il mattino dopo aggiunga ancora un po’ di vino e ne beva a digiuno, faccia questo per tre o cinque giorni e verrà guarito.” Fu durante il Rinascimento che l’Angelica, chiamata anche “Arcangelica” o “erba degli angeli” o “erba dello Spirito Santo”, venne identificata anche come rimedio contro la peste, oltre alle qualità terapeutiche gli si attribuivano virtù magiche. I fiori e le foglie essiccate erano conservati come portafortuna nella ricerca dell’anima gemella e per garantire una vita lunga e sana. In cucina le foglie si consumano sia crude che cotte, mentre i gambi , una volta canditi, possono servire a decorare le torte. Ciao Teresa Ramaioli