dino secondo barili

GLI ARTISTI racconto (369) di Dino Secondo Barili


Intrigo … …a Pavia (Queste storie, anche se raccontate come vere, sono frutto di fantasia, pertanto non hanno  nulla a che vedere con persone reali o fatti realmente avvenuti) 369 Gli Artisti Ci sono persone che non vanno mai in vacanza. Sono gli Artisti. Non parliamo degli Artisti di grido, coloro che vengono pagati a “peso d’oro”. Parliamo degli Artisti piccoli, piccoli. Come quelli che operano nei piccoli centri urbani della provincia di Pavia. Nei paesi di pianura o di collina… dove la vita trascorre lenta e monotona. Monotona, si… ma non per gli Artisti… Tali persone sono in movimento tutto l’anno per preparare spettacoli adatti alla popolazione del territorio. Un anno fa, terminata l’estate, gli Artisti di un paese della Lomellina si sono riuniti per dare una “occhiata” al calendario degli spettacoli. Si sono accorti che il Capo Comico e autore dei testi, il Signor Giandomenico, non aveva ancora preparato niente… Borbottio generale… “Come mai?” Si chiedevano tutti i componenti della Compagnia Comico Dialettale locale… “Possibile? Che il Giandomenico sia andato in crisi? Che gli sia successo qualcosa? Che si sia innamorato?” Sembravano domande banali, ma mancavano risposte convincenti. Giandomenico osservava, ascoltava e non rispondeva. Una Sfinge… una persona impassibile… osservava i volti e gli atteggiamenti, pensava … ma non parlava. La Costumista, Signora Gigia, ha preso in mano la situazione. Era la più anziana del Gruppo Dialettale. Aveva abbastanza autorità per essere ascoltata ed aveva un ascendente su Giandomenico… “Ragazzi, non cominciamo a fare casino. Adesso… adagio, adagio cerchiamo di capire cosa è successo. Giandomenico lo conosco bene. Ha un anno più di me, 72 anni. Con quella faccia da bronzo che si ritrova dubito che sia andato in crisi. In crisi ci vanno i giovani che non hanno ancora “la pellaccia dura” come noi anziani. Non credo neppure che gli sia successo qualcosa… Ad una certa età, ne ha viste di tutti i colori … Nessuna cosa può essere veramente nuova. Sul fatto che si sia innamorato… ho i miei dubbi. Beh… non fatemi ridere (anche se siamo un Compagnia Comico Dialettale)… E’ vero che “gallina vecchia fa buon brodo”…ma si tratta sempre di “una vecchia gallina”… e quando viene a mancare la materia prima …neppure il viagra può far miracoli. Una cosa, invece, alla quale voi tutti non avete pensato è che il nostro Giandomenico ha trovato qualcosa di interessante per iniziare la nuova stagione teatrale…” Tutti i componenti la Compagnia si sentirono coinvolti, interessati, curiosi di sapere cosa “bolliva in pentola”. Effettivamente, Giandomenico, Capo comico, autore dei testi teatrali della Compagnia aveva in serbo della novità. E quali? Da artista navigato attese che “il ciarlamento” terminasse… Si alzò in piedi come fosse un antico Dio greco. Si sistemò la cravatta come fosse un rito ancestrale…e parlò. “Cari colleghi, quest’anno sarà dura. Dobbiamo contare sulle sole nostre forze (come abbiamo sempre fatto…del resto) e non dobbiamo abbandonarci alle banalità. Il teatro è bello e utile fino a quando è espressione del nostro tempo. Espressione dei sentimenti e dei risentimenti, delle ansie e delle aspettative della persone, cioè degli spettatori. Anzi, un teatro è “vero e utile” quando gli spettatori si riconoscono nelle storie, nei personaggi, nelle situazioni… Ecco perché il prossimo spettacolo sarà un collage di storie. Ognuno di voi racconterà una sua storia, la sua o quella di cui è venuta conoscenza. Storie di amori, di matrimoni, di eredità, di fatti e misfatti quotidiani… Le storie devono essere raccontate in positivo… per farci riflettere e farci fare una risata. Come sapete la nostra Compagnia Comico Dialettale è nata molti anni fa. In tanti anni abbiamo capito che, in ogni caso, è meglio ridere che piangere… Non come quella giovane donna che, rimasta vedova, girava per il paese sempre vestita di nero, con le lacrime agli occhi… e pretendeva che tutte le persone piangessero con lei… Poi, si è saputo cosa stava dietro…” Tutti i componenti la Compagnia chiesero il finale della storia…Giandomenico ritornò a fare la Sfinge… “Il finale della storia… ve la racconterò la prossima volta” (369)