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SILVIA, LA VIGILESSA E L'ISOLA DI ULISSE racconto (999) di Dino Secondo Barili


    28 MAGGIO 2015 ALMANACCO DI STORIA PAVESE             Trivolzio – 28 maggio 2015 – Giovedì  - 12.00 Intrigo … … a Pavia (Queste storie, anche se raccontate come vere, sono  frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che vedere con persone o fatti realmente avvenuti) 999 (meno 1 al n.1000) Silvia, la Vigilessa, e l’Isola di Ulisse Uno dei problemi di oggi è la frenesia. Tutti corrono. Tutti vogliono arrivare primi. Corrono persino i bambini della Scuola Materna. Corrono per essere i primi ad entrare nella Scuola e ad accaparrarsi i giochi disponibili. Immaginarsi i grandi. Per grandi si intende tutti … persone di ogni età. Chi per il lavoro. Chi per la famiglia. Chi per il divertimento. Per divertimento? Si, anche per il divertimento. Basta vedere gli appassionati di ciclismo amatoriale che sfrecciano sulle strade provinciali appaiati, a due alla volta. Persino loro trovano sempre una scusa per lanciarsi nelle sfide. “Vediamo chi arriva prima ai “Tre Ponti”? … e giù a correre. Come se fossero in gara … col tempo. Eppure, quello, dovrebbe essere un divertimento … un relax. Oggi, la competizione si è affermata ovunque. Ne parlavano in Piazza della Vittoria a Pavia una settimana fa,  Luigi e Flavio, due quarantenni, marciatori da lunga data. Diceva Luigi. “Alla sera, dopo il lavoro faccio tutto in fretta per trovare il tempo per gli allenamenti” Flavio non è stato da meno. “Non dirlo a me … Devo sempre fare discussioni con mia moglie. Non capisce l’importanza della marcia. Dell’allenamento. Ogni volta mi rinfaccia. “Altro che le tue corse … le corse le fai fare a me” E giù a punzecchiare all’infinito” Per fortuna che la gente trova sempre la strada per rilassarsi e riprendere fiato. Ci sono persone, però, che oltre al relax sognano anche incontri eccezionali. Quegli incontri che da soli danno felicità. Per esempio. Silvia, la Vigilessa, una bellissima quarantasettenne … Oltre al lavoro che da solo è abbastanza snervante, ama ricercare luoghi straordinari. Uno dei luoghi di ricerca è la valle del fiume Ticino tra Motta Visconti e il Ponte di Barche di Bereguardo. Quel tratto di fiume è particolarmente interessante. Immerso nel verde dei boschi, sembra un angolo di paradiso. Infinite sono le leggende legate a quel tratto di fiume. Ma i luoghi più interessanti sono le isole create da fiume. Delle isole spesso inaccessibili dove il fiume si diverte a creare veri e propri “Paradisi Terrestri”. C’è, per esempio, “l’isola delle lumache” dove le lumache abbondano … “l’isola degli aironi dove, grazie alla presenza di una fitta vegetazione, trovano casa questi uccelli dalle larghe ali … vere e proprie “macchine per volare”. E, poi, c’è “l’isola di Ulisse”. Già, ma cosa ci sta a fare un’isola di tale nome? La spiegazione è semplice. Il fiume Ticino è da sempre la via d’acqua (lunga cinquecento chilometri) che dalla Svizzera, passando per Pavia, raggiunge Venezia e il Mare Adriatico. Itaca, l’isola di Ulisse è un’isola del Mare Ionio che è un prolungamento del Mar Adriatico. In un’antica leggenda si racconta che Ulisse, l’ideatore del Cavallo di Troia, nel suo lungo peregrinare dopo la caduta della città di Priamo, ha deciso di risalire il fiume Po e poi il Ticino … fino, appunto “all’Isola di Ulisse” che si trova nel tratto di fiume tra Motta Visconti e il Ponte di Barche di Bereguardo. Un anno fa, la Vigilessa Silvia, sempre alla ricerca di novità e luoghi da scoprire, ha voluto visitare “l’Isola di Ulisse” per verificarne la bellezza e il mistero che la circonda. Dopo aver fatto numerose ricerche ha individuato la spiaggetta nella quale Ulisse sarebbe approdato con la sua barca … Questo fatto avvenne un anno fa. Era la fine maggio, mese ideale per vistare l’Isola di Ulisse. Ad un tratto, Silvia si è accorta che un uomo in barca si stava avvicinando all’isola. Era un uomo sui cinquantenni … dalla corporatura possente … da vero navigatore di mari e fiumi … con la pelle arsa dal sole. Silvia attese che l’uomo attraccasse e legasse la sua barca al tronco di un albero e subito l’intervistò. “Scusi, le posso chiedere il suo nome?” Il cinquantenne si illuminò d’immenso. “Sono Ulisse … il Re di Itaca. Non si vede? L’inventore del Cavallo di Troia … Dopo essere approdato all’isola di Nausica … sono venuto ad esplorare il fiume Ticino. Dopo aver visto quest’isola … mi sono fermato. E’ la più bella isola tra tutte quelle che ho visto. Ho deciso di dare ad essa il mio nome. Pensi che a distanza di tremila anni … ritorno in quest’isola almeno una volta l’anno” La chiacchierata tra Silva, la Vigilessa, e Ulisse è durata parecchio tempo. Silvia ha fatto molte domande ed ha avuto parecchie risposte. Anche Ulisse si è divertito a raccontare le sue avventure in giro per il Mediterraneo … specialmente come è sfuggito alle Sirene che volevano incastrarlo e impedirgli di andare alla scoperta del mondo. Ad un tratto, Ulisse guardò l’orologio … Si accorse che si era fatto tardi. “Scusa Silvia … Purtroppo devo andare. A Itaca mi aspettano molti impegni. Tra essi, uno mi impegna  molto. Devo aggiornare la mia “pagina facebook” … Sai, Silvia, se voglio essere all’altezza della mia fama … devo sempre essere aggiornato. Adesso mi sto addestrando anche a usare twitter … “ Silvia, la Vigilessa, è rimasta soddisfatta … Poteva finalmente dire che aveva conosciuto Ulisse, il Re di Itaca. - Questo è il racconto 999 (meno 1 al 1000) scritto dal 2 settembre 2012. Un racconto al giorno per … il piacere di chi scrive … e di chi legge. Non resta che continuare per raggiungere il racconto numero 1000 (mille)… con la speranza di riuscirci. Dino