dino secondo barili

ADOLFO ... E IL DUETTA DEL SABATO SERA racconto (1002) di Dino Secondo Barili


31 MAGGIO 2015 ALMANACCO DI STORIA PAVESE             Trivolzio – 31 maggio 2015 – Domenica  - 12.00 Intrigo … … a Pavia (Queste storie, anche se raccontate come vere, sono  frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che vedere con persone o fatti realmente avvenuti) 1002 Adolfo … e il “duetto” del sabato sera Nella nostra attuale società chi è che non va in crisi? Tutti … o quasi. Nessuno può dire di non esserci andato almeno una volta. Prima, dopo o durante … la campana suona per tutti … uomini e donne. Un anno fa, è andato in crisi anche il Dott. Adolfo, cinquant’anni, single, fisico atletico, voce tenorile. Il Dott. Adolfo, Commercialista nel milanese, abitante a Pavia, dopo la settimana di stressante lavoro, cenava all’Osteria del Ranocchio d’Oro in Lomellina. Era il suo hobby, il suo passatempo preferito. All’Osteria del Ranocchio d’Oro, tutti i sabato sera, dopo la cena, c’era la sfida tra cantanti dilettanti. Tra essi c’era il Dott. Adolfo il quale si era fatto un nome come cantante di romanze tratte da Opere e Operette. Il Dott. Adolfo si era fatto un nome anche grazie ai duetti che cantava insieme alla Dott. Rosina … una trentenne bellissima … alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo. Il loro cavallo di battaglia era “Oh cincillà” (dall’Operetta di Carlo Lombardo).  Un anno fa, però, il Dott. Adolfo era in crisi. La Dott. Rosina (della quale il cinquantenne era segretamente innamorato) si era trasferita a Roma per fare un film. Per il Commercialista è stato un colpo terribile. Il Dott. Adolfo è andato in crisi. Addio duetti con la bellissima Rosina … addio “Cincillà” Per fortuna che la sua impiegata di fiducia, la Signora Maria, se ne era accorta … e subito è intervenuta. “Dott. Adolfo, da un po’ la vedo sempre mogio, mogio … cosa le è accaduto di tanto grave?” Il Commercialista non poteva nascondere niente alla sua impiegata di fiducia. Ha dovuto sputare il rospo. “Signora Maria sono in crisi. Il sabato sera era il mio divertimento preferito … Io e la Rosina cenavamo insieme. Poi, cominciavamo a cantare e … fino al mattino. Cantavamo a squarciagola. Tante canzoni d’amore e poi le romanze. Ed il nostro cavallo di battaglia “Oh cincillà Oh cincillà Mordi rosicchia divora Tormenta pur chi ti vuol bene Di fior son le tue catene” La Signora Maria aveva notato che il Dott. Adolfo, quando ha accennato a “Oh cincillà …” aveva chiuso gli occhi e si era messo a cantare … come se si trovasse all’Osteria del Ranocchio d’Oro. Comprese immediatamente che il “Suo Capo” aveva preso una cotta solenne per bellissima Dott. Rosina … che ormai non c’era più. Anzi, quando il Dott. Adolfo ha smesso di cantare non ha potuto nascondere qualche lacrima che rigava il suo viso. Anche la Signora Maria, una sessantenne che ne sapeva una più del Diavolo, ha dovuto commuoversi e convenire il cinquantenne stava veramente male. E’ sempre così. Quando un uomo e una donna si trovano veramente bene insieme … succede sempre che a qualcuno dei due ha problemi … e se ne deve andare … Nessuno può fermare l’acqua del fiume. Nessuno può fermare lo scorrere lento dei giorni. La “corrente della vita” non torna mai indietro. Ciò che è stato è stato … e il desiderio pungente o il rimpianto malinconico servono a poco. Anzi, qualche volta, peggiorano le cose. La Signora Maria non era di quelle che andava per il sottile. Il suo motto era … pane al pane … vino al vino. Del resto, nella vita … o si vive o si muore … di nostalgia. Chiese al Dott. Adolfo una notte per pensare. Il giorno successivo la Signora Maria, trovò la soluzione del problema. Appena entrata in Ufficio “aggredì il Suo Capo”. “Dott. Adolfo ho trovato la soluzione” Il cinquantenne si illuminò d’immenso. “Dica, dica …” La Signora Maria assunse l’aria da consumata attrice teatrale … “Dott. Adolfo. Il prossimo sabato, a mezzogiorno, deve trovarsi sul Ponte di Barche di Bereguardo  che è un Ponte magico … A mezzogiorno esatto, deve togliersi il cappello e gettarlo nella corrente del fiume … Lei vedrà il cappello muoversi nella corrente, fare delle giravolte nei mulinelli … poi lo vedrà scomparire sempre più lontano … e non lo vedrà mai più. Allora, quasi sottovoce, lei Dott. Adolfo cominciare a cantare “Oh cincillà Oh cincillà Mordi rosicchia divora Tormenta pur chi ti vuol bene Di fior son le tue catene “ Il Dott. Adolfo si sentì elettrizzato. Avrebbe voluto cantare subito. In quello stesso momento, ma “l’ordine” era “sabato a mezzogiorno sul Ponte di Barche di Bereguardo. La magia è magia e con la magia non si scherza. Il Dott. Adolfo attese il sabato con ansia. Alla fine giunse. A mezzogiorno del sabato il cinquantenne era sul Ponte di Barche di Bereguardo con il cappello in mano. Guardò l’orologio. A mezzogiorno esatto, il Dott. Adolfo fece volare il cappello nella corrente del fiume. Lo seguì con lo sguardo mentre si muoveva dolcemente tra le onde … Alla fine il cappello scomparve alla vista del cinquantenne. Era giunto il momento di cantare. Ebbe un dubbio. Perché cantare sottovoce? Sul Ponte di Barche non c’era nessuno. C’era solo lui … il Dott. Adolfo, Commercialista nel milanese, abitante a Pavia. Il cinquantenne cominciò a cantare a squarciagola. “Oh cincillà / Oh cincillà / Mordi rosicchia divora/Tormenta pur chi ti vuol bene / Di fiori son le tue catene …” A monte del Ponte di Barche di Bereguardo … poco lontano stava scendendo una barchetta guidata da una bellissima trentenne ... alta, mora, occhi neri … e gambe da fine del mondo. Al canto del cinquantenne rispose con un altro canto “E’ scabroso le donne studiar Son dell’uomo la disperazion … “Han lo sguardo più dolce del miel (e agli uomini fa vedere il ciel) Il Dott. Adolfo rimase di stucco. Mai avrebbe immaginato che “la ricetta della Signora Maria” funzionasse … Invece, per il cinquantenne era giunta una nuova fiamma … un nuovo amore … una nuova voce con la quale cantare il duetto della vita. C’era una frase scritta sul Ponte di Barche di Bereguardo. Diceva. “Per un amore che se ne va … un nuovo amore arriverà … anche per te” - Questo è il racconto n. 1002 scritto dal 2 settembre 2012 … dove l’amore trionfa sempre … per la felicità dei protagonisti … di chi scrive … e chi legge.