dino secondo barili

LA DOTT. OCEANIA racconto (1006) di Dino Secondo Barili


4 GIUGNO 2015 ALMANACCO DI STORIA PAVESE             Trivolzio – 4 giugno 2015 – Giovedì  - 12.00 Intrigo … … a Pavia (Queste storie, anche se raccontate come vere, sono  frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che vedere con persone o fatti realmente avvenuti) 1006 La Dott. Oceania … e i mobili antichi In una società complessa e competitiva come l’attuale è difficile sfuggire alle invidie e alle gelosie. Un anno fa, ne sapeva qualcosa la Dott. Oceania, quarant’anni, single, bellissima … alta, bionda, occhi azzurri … e gambe da fine del mondo, impiegata presso un Ufficio del milanese, abitante a Pavia. Nell’Ufficio della Dott. Oceania da parecchio tempo si respirava un’aria pesante. A poco serviva il fatto che la quarantenne si muovesse con cautela, delicatezza e diplomazia. Le (male) lingue si mettevano in moto … ed era impossibile fermarle. Se la Dott. Oceania parlava con un Collega … un’altro metteva il muso. Così valeva per le Colleghe. C’era sempre qualcuna o qualcuno che trovava a ridire perché la Dott. Oceania parlasse con Tizia o con Caio. Insomma nei grandi Ufficio, con numeroso personale, è sempre stato difficile vivere … Anche in quello della Dott. Oceania un anno fa. La quarantenne decise di parlarne con la sua Parrucchiera di fiducia, la Signora Ofelia, una cinquantenne, tutta energia e fantasia, la quale andò subito al sodo. “Oceania non farti sangue cattivo … Il mondo degli Uffici è fatto così. Anche altre impiegate si lamentano. Se fossi in te, non perderei tempo a tentare di risolvere un problema insolubile” La quarantenne reagì “E cosa dovrei fare? Stare con le mani in mano?” Immediata la risposta.”No. No. Questo no. L’importante è uscire dal vicolo cieco. Per esempio. Non puoi chiudere la bocca alle colleghe invidiose e gelose della tua bellezza e delle tue gambe. Quelle parleranno sempre per farti star male. La soluzione c’è. Lasciare i problemi dentro all’Ufficio e non portarli appresso. Chiuso l’Ufficio … chiuso il problema. Una volta libera dagli impegni di lavoro … pensa alle tue passioni. Per esempio, all’amore … oppure, a qualche hobby” Oceania rimase titubante. Dell’amore preferiva non parlarne. Era insoddisfatta. Degli hobby, invece, si. Ne aveva uno che coltivava fin da bambina: i mobili antichi. Appena cresciuta si era interessata all’attività di restauratrice di mobili antichi grazie all’artigiano Antonio che era un mago. Il fatto che Antonio avesse il laboratorio vicino a casa sua spingeva Oceania a cogliere ogni occasione per vedere quelle mani abili concentrarsi sul recupero delle parti rovinate dei mobili antichi. Adagio, adagio aveva subito il fascino di quel lavoro fino a  farlo diventare suo. Infatti, Oceania, organizzò nella propria cantina un vero e proprio Laboratorio. Appena aveva un minuto di tempo libero lo spendeva tra martelli, scalpelli, colle e vernici. Ormai ci sono molte donne che si applicano all’attività di restauro dei mobili antichi e, come in tutte le attività, le migliori (Artiste) si mettono in evidenza. Ora, la Dott. Oceania, doveva fare la scelta tra le offerte di mobili antichi da restaurare … e quelle che poteva o voleva rimandare. Un anno fa, tra queste offerte di “restauro mobili antichi” c’era quella del Conte Innocenzo, un cinquantenne proprietario di un Castello nell’Oltrepò Pavese. Oceania aveva tergiversato. L’offerta era allettante … ma i mobili antichi da restaurare erano molti e tutti in cattivo stato. Accettare voleva dire dover lasciare il lavoro dell’Ufficio. Un anno fa, però, il Conte Innocenzo, cinquant’anni, fascino da far faville si era innamorato di Oceania. I mobili antichi da restaurare erano una scusa. Innocenzo voleva Oceania. Quando un uomo innamorato vuole … fa i salti mortali. Dopo un breve tira e molla … Oceania accettò una cena a lume di candela sulla Torre più alta del Castello. Era maggio. Il Castello e la Torre erano avvolte nel buio … ma, ad un tratto, è apparsa la Luna. Il chiarore della Luna non è come quello del Sole … Fa strani effetti. Specialmente sulle persone sensibili alla Luna come la Dott. Oceania. Vuoi per il chiarore lunare … vuoi che il Conte Innocenzo era su di giri … la quarantenne non capì più nulla. Il colpo definitivo è stato quando Innocenzo, da vero gentiluomo, aprì uno scrigno d’argento ed estrasse un anello di diamanti. “Oceania … se accetti il fidanzamento … diventerai Donna Oceania I^, Contessa del Castello delle Allodole. Come fa una quarantenne  bellissima … alta, bionda, occhi azzurri … e gambe da fine del mondo a rifiutare una simile offerta? Oceania fece quattro conti (mentali). Dell’Ufficio e delle sue beghe non gliene fregava niente. Nel Castello delle Allodole, invece, aveva tantissimi mobili antichi da restaurare … Cominciò, dal Conte Innocenzo che era in attesa del primo bacio. Oceania si prodigò con un bacio superlativo assoluto. Roba da far tremare i polsi. Il Conte Innocenzo si abbandonò tra le sue braccia della bellissima bionda. Prese l’anello di diamanti lo infilò al dito della quarantenne e … “Oceania … sei mia. Mia per sempre” Questo è il racconto n. 1006 scritto dal 2 settembre 2012 … dove l’amore trionfa sempre … per la felicità dei protagonisti … di chi scrive … e chi legge.