dino secondo barili

GALEAZZO MARIA SFORZA di Teresa Ramaioli


GALEAZZO MARIA SFORZA di Teresa Ramaioli  
iltuonoilgrillo il 05/06/15 alle 14:38 via WEBGALEAZZO MARIA SFORZA --Il 26 dicembre 1476, giorno di Santo Stefano, Galeazzo volle assistere alla messa mattutina recandosi presso la chiesa di Santo Stefano. Il giorno precedente, Natale, alle tre messe aveva preso parte rimanendo al sicuro nella Cappella Ducale. Appena il duca mise piede sotto il portico della chiesa tre congiurati, Giovanni Andrea Lampugnani, Gerolamo Olgiati, e Carlo Visconti, gli furono addosso coi rispettivi pugnali, l'agguato fu repentino e inaspettato. I colpi inferti al Signore di Milano, anche se sferzati di fretta per il timore di un arresto, risultarono mortali. L’Olgiati e il Visconti si allontanarono velocemente dal luogo del delitto, sfruttando il panico che si era creato nella chiesa. Il Lampugnani fu ucciso dalle guardie . Pochi giorni dopo, i due fuggitivi vennero arrestati e giustiziati nel gennaio seguente. Il clima politico era molto teso , i funerali si tennero la notte stessa, e il corpo fu portato in Duomo. L’inumazione avvenne in un terreno tenuto nascosto , affinché nessuno potesse rinvenire il cadavere. Ma qualcuno, quel cadavere ebbe modo di individuarlo, ebbe anche il permesso di spostarlo da Milano, per dargli una più degna sepoltura. A Melzo, nella chiesa di S. Andrea, durante i lavori di restauro, fu rinvenuto, sotto il pavimento, un cranio di adulto ,non completo, che accese la curiosità degli storici. Il sospetto di essere in presenza dei resti del Duca assassinato nasceva dal fatto che l’amante di Galeazzo, Lucia Marliani, aveva dal Signore di Milano ottenuto in dono il feudo di Melzo. Non era quindi un’ipotesi azzardata supporre che la donna avesse fatto traslare il corpo del Duca, padre dei suoi figli, per inumarlo nella chiesa di Sant’Andrea. Ciao Teresa Ramaioli