dino secondo barili

MINO E SAVERIO racconto (1019 - 1020) di Dino Secondo Barili


18 GIUGNO 2015 ALMANACCO DI STORIA PAVESE             Trivolzio – 18 giugno 2015 – Giovedì  - 12.00 Intrigo … … a Pavia (Queste storie, anche se raccontate come vere, sono  frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che vedere con persone o fatti realmente avvenuti) 1019 - 1020 Mino, Saverio e …  (seconda puntata) – 1019 – la cantina dei misteri Finire nei “Misteri di Pavia” è stato il sogno di molti studiosi di storia di Pavia. Anche Mino era uno studioso di storia di Pavia. Ogni mercoledì e sabato era il primo cliente del banchetto dei libri usati di Piazza Petrarca e Piazza del Duomo. Ora era giunto il momento di mettere a frutto le sue ricerche. Visto che la Vichinga, alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo, era sparita … aveva deciso sull’istante di rintracciarla da solo. Non voleva avere un concorrente come Saverio. Voleva farlo da solo per avere “la fantasma” tutta per sé. Senza Saverio. Pensò ad uno strattagemma. Chiudere Saverio in cantina almeno per qualche ora … e rintracciare la Vichinga. Idea geniale – pensò Mino - anche se pericolosa. Saverio si sarebbe sicuramente arrabbiato. Ormai, però, la decisione era presa. Mino si alzò di scatto. Fece quattro passi veloci … e zacchete … chiuse la porta della cantina con dentro Saverio … e via come il vento a caccia della Vichinga. Saverio è un tipo calmo e riflessivo. In un primo tempo non aveva afferrato il nesso degli avvenimenti. Quando si rese conto di essere stato chiuso in cantina fece quattro conti. Arrabbiarsi? No. Non ne valeva la pena. Usò tutta la sua astuzia di navigato latin lover pavese … Prese le due monete d’oro con i bigliettini “Cercami. Sarò tua” e cominciò a fissarli come fosse un rito magico. Dopo pochi istanti … il miracolo. La Vichinga … alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo si materializzò. Aveva un vestito leggero, trasparente, svolazzante … di quelli che  vedo … non vedo. Per Saverio è stata uno spettacolo fantastico. Sentì le braccia morbide della Vichinga che l’abbracciavano. I baci che andavano da tutte le parti. Insomma un’incontro da sogno. Alla fine, Saverio, felice e sfinito … chiuse gli occhi e si addormentò. Pavia, però, è Pavia. Il mistero è il mistero. Mino non era stato con le mani in mano … (terza puntata) – 1020 – la Congregazione degli invidiati Mino non è stato con le mani in mano. Il pensiero era andato subito alla Signora Cleofe, un’ottantenne, proprietaria della cantina, la quale conosceva mille segreti di Pavia. La Signora Cleofe l’aveva accolto nel suo salotto stile ottocento con le poltrone imbottite nelle quali si sprofondava una volta seduti. L’ottantenne raccontò la storia della “sua” cantina. La cantina dove si trovava segregato Saverio. “Mino, quella è una cantina storica, segreta e misteriosa. Pensa che c’era quando Alboino è giunto a Pavia nel 569. Ha continuato ad esistere quando Federico Barbarossa si è fatto incoronare Imperatore nella Basilica di San Michele Maggiore. E poi via, via quando vennero i Visconti, gli Sforza, il Re francese Francesco I e Napoleone Bonaparte. Pavia è sempre stata una città misteriosa e imprendibile. Il segreto  era nelle cantine. Tutte case ed i palazzi di Pavia avevano la cantina … e tutte le cantine erano collegate tra loro da cunicoli e passaggi segreti. Praticamente Pavia è sempre stata costituita da due città … una città sotterranea ed una alla luce del Sole. Nessuno sapeva e vedeva nulla, ma nelle cantine, attraverso i passaggi segreti avvenivano incontri e riunioni di ogni tipo. La cantina dove si trova segregato Saverio è stata una delle più frequentate. In quella cantina si riunivano i componenti della “Congregazione Segreta degli Invidiati” della quale hanno fatto parte Personalità di tutti tempi e le più belle donne di Pavia (e non) vissute nel corso dei secoli …” Mino comprese che aveva commesso un errore (oppure, no) nel chiudere Saverio in quella cantina. “Signora Cleofe, le chiedo il favore di liberare il mio amico Saverio perché è rimasto chiuso nella sua cantina … Purtroppo, la chiave l’ha portata con sé una Vichinga trentenne bellissima … alta, bionda, occhi azzurri, e gambe da fine del mondo” La Signora Cleofe non si meravigliò. Accompagnò Mino lungo la scala che scendeva in cantina e si accorse che Saverio dormiva sorridente sul pavimento tenendo ben saldo nella mano due monete d’oro e due bigliettini scritti da mano di donna. Saverio si svegliò controvoglia. “Perché lo avete fatto? Ero tra le braccia di una bionda … da fine del mondo. Adesso come faccio a giustificarmi che siete stati voi a farlo? E come faccio a ritrovare la trentenne … alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo?” La Signora Cleofe si è missa a ridere … Saverio non temere … Tu sei entrato a far parte della Congregazione Segreta degli invidiati”. Non sarà la sola bionda che finirà tra le tue braccia … Questa è una cantina magica. Aspetta e vedrai” Mino non aveva perso una parola. Aspettava soltanto il momento di avere anche lui tra le braccia una bionda dagli occhi azzurri … e di raccontare quanto accaduto agli amici Tino, Cesare (detto Cece), al Signor Carlo al solito Bar di Piazza della Vittoria.  - Questo è il racconto n. 1019 - 1020 scritto dal 2 settembre 2012 … dove l’amore trionfa sempre … per la felicità dei protagonisti … di chi scrive … e chi legge.