dino secondo barili

TINA E LA PESCA MAGICA racconto (2012) di Dino Secondo Barili


Intrigo … … a Pavia (Queste storie, anche se raccontate come vere, sono  frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che vedere con persone o fatti realmente avvenuti) 2012  (Amore Duemila)     Tina e la pesca magica Un anno fa, la Dott. Tina, quarant’anni, single, bellissima, Dirigente di un Ufficio a Milano, abitante a Pavia … aveva voglia di una domenica speciale. Telefonò alla sua coetanea, amica e collega Osvalda (essa pure single) la quale aveva sempre delle idee originali. A Pavia l’originalità è di casa. Osvalda era pavese da sette generazioni (quelle conosciute) e, quindi, pavesi erano anche le sue idee. Appena Osvalda ha conosciuto la “voglia” dell’amica Tina cercò nella sua memoria. Era una domenica di Luglio di un anno fa, un di luglio da godere all’aria aperta. “Tina, io lo so come soddisfare la tua voglia … Andiamo a pescare nel nostro meraviglioso fiume. Il fiume Ticino” Detta così sembra una delle tante trovate dette per soddisfare richieste immediate … ma non è così. Era un domenica mattina … un anno fa. Tina si era svegliata presto perché c’era stata una notte afosa. Alle otto del mattino aveva telefonato a Osvalda la quale aveva sofferto il caldo della notte. Cosa c’era di meglio di mettersi in  moto e andare a pescare nel fiume Ticino? Osvalda aveva tutta l’attrezzatura. E’ stato un attimo. Dopo l’approvazione da parte della Tina, le due amiche, alle nove di un anno fa … erano già sul fiume con la loro barca. L’unico interrogativo era … dove andare a pescare. Sul Ticino ci sono mille posti dove trovare prede eccezionali. Tina propose la fossa di Alboino, un luogo poco frequentato e ricco di prede a dir poco eccezionali. Infatti, è bastato poco tempo e le due amiche, Tina e Osvalda pescarono due lucci spettacolosi. Due esemplari straordinari. Per Tina e Osvalda è stata la prima sorpresa della giornata, perché Tina ebbe una seconda voglia. “Osvalda perché non portiamo i nostri due lucci alla Signora Maria, la cuoca del Ristorante “Il Mistero” e ce li facciamo cucinare a dovere? Inoltre possiamo invitare a pranzo anche qualche nostro amico …” L’idea della quarantenne non era male e venne subito approvata dall’Osvalda la quale telefonò all’amico Carmelo. “Carmelo, la Tina ed io abbiamo pescato due meravigliosi lucci. Abbiamo deciso di farli cucinare alla Signora Maria del Ristorante “il Mistero”. Hai voglia di essere nostro ospite?” Carmelo è stato preso alla sprovvista. Si trovava a Rapallo, ma le idee hanno sempre piacevoli sviluppi. “Osvalda, sono veramente rammaricato di non poter gustare la vostra preziosa pesca. Mi trovo in vacanza per qualche giorno a Rapallo. Però, posso chiederti un favore. Oggi arrivano a Pavia due amici francesi. Se te e Tina non avete nulla in contrario, posso chiedere a Marcel e Francois di condividere la vostra pesca superlativa” Immediata la risposta. “Certo che puoi fare la proposta. Dai loro il mio cellulare, così spiego come arrivare al Ristorante” Del resto cosa c’è di più bello di un incontro non programmato? Uno di quegli incontri che sembrano preparati apposta dal Destino. Chi è quella single che nel segreto del suo cuore non pensa di incontrare l’anima gemella? Il classico cinquantenne … bello come il Sole e ricco come il mare? Per Tina e Osvalda, Marcel e Francois era un’occasione insperata. Del resto la vita è come andare a pesca … tutto dipende dalla Fortuna. Il Ristorante “il Mistero” era il luogo adatto per un incontro simile. All’ora di pranzo di una domenica di luglio di un anno fa, tutto era pronto al Ristorante della Signora Maria … la quale, dopo aver cucinato i due favolosi lucci, ha preparato una tavola per quattro persone nella saletta che guardava il fiume Ticino … un luogo romantico, isolato dal reso del Ristorante, dove i commensali potevano gustare un pranzo … con tutte la sfumature del Mistero. Infatti che cos’è un pranzo? Un modo per condividere un momento di piacere … quello del palato. Se poi, al palato si accompagna pure la compagnia … con possibili sviluppi amorosi? Meglio! Così è stato. Marcel e Francois, affascinanti cinquantenni si presentarono puntuali … ognuno con mazzo di rose rosse. Un mazzo per Tina … uno per Osvalda. Chi è quella donna che ricevuto un mazzo di rose rosse non ricambia con un bacio? Tutte. E’ il minimo che possa fare. Tina baciò Marcel … Osvalda baciò Francois. Si sa, però, che i baci sono misteriosi … si sa come iniziano … non si sa come finiscono. Marcel non aveva mai ricevuto un bacio come quello della Tina … e Francois non ne aveva mai ricevuto uno come quello di Osvalda. Marcel e Francois si inginocchiarono e ne chiesero un altro … e un altro ancora. A quel punto il mistero si fece strada. Si racconta, infatti, che quando un uomo “in ginocchio” riceve … un bacio da una donna … finisce dritto dritto nel cerchio magico dell’amore. Così è stato. Marcel si è innamorato pazzamente della Tina la quale sognava una domenica speciale. La stessa cosa è accaduta a Francois il quale ha perduto letteralmente la testa per Osvalda, campionessa del “bacio alla pavese” … un bacio che non perdona (mai!), lascia dei segni profondissimi … e inimmaginabili. Buona giornata a tutti i lettori di questo racconto … Clicca “scrivi commento” e lascia il voto da 1 a 10. Serve per il racconto di domani. Dino (2012)