dino secondo barili

COMO VILLA CARLOTTA di Teresa Ramaioli


COMO VILLA CARLOTTA  di Teresa Ramaioli 
iltuonoilgrillo il 20/07/15 alle 19:04 via WEBVILLA CARLOTTA -COMO---Bellissimo il parco- giardino di Villa Carlotta (Lago di Como).Nel parco, si percorre un itinerario dove si susseguono antichi esemplari di cedri, camelie e sequoie, bellissima la valle delle felci, il bosco di rododendri e il giardino dei bambù. All’interno della villa-museo,si trovano sculture del Canova, quadri dell'Appiani e di Hayez e arredamenti d'epoca dell’ottocento. Il giardino offre ai visitatori lo straordinario patrimonio botanico delle antiche raccolte di camelie, fiore simbolo dell’Ottocento europeo.La camelia deve il nome al missionario gesuita Georg Joseph Kamel, vissuto tra il 1661 e il 1704. Originaria del Giappone, Cina sud-orientale e zone limitrofe dell'Indocina, nei tempi antichi la camelia, grazie alla sua caratteristica di vivere centinaia di anni, era considerata simbolo di immortalità: ancora oggi viene piantata nei giardini dei templi buddisti. La prima camelia giunse in Italia nel 1760 nel giardino della Reggia di Caserta grazie all'amicizia di Lord Nelson con l'ambasciatore inglese Sir Hamilton. In Europa la camelia divenne di gran moda nell'Ottocento e le signore dell'alta società, ma anche gli uomini, usavano la camelia come ornamento dei propri abiti. Venendo a tempi più recenti, sarà Coco Chanel a scegliere questo fiore come simbolo della sua prestigiosa Maison.Per la regolarità e la perfezione che caratterizzavano i suoi petali bianchi, la camelia fu prediletta dalla stilista francese d’avanguardia Coco Chanel (1883-1971). Fu il primo fiore avuto in regalo dal suo amante inglese Arthur Edward ('Boy’) Capel (1881-1919), finanziatore della sua prima boutique a Parigi. La camelia bianca diventò il suo simbolo, appuntato sul bavero della giacca e, senza tempo, rimase quello della Maison parigina. Tuttora, la camelia di Chanel è uno degli emblemi più riconoscibili, insieme con la doppia C rovesciata, leit motiv predominante nelle collezioni, riproposta colorata, in stoffa, in pelle, in materiale plastico e in oro con diamanti o pietre preziose. La camelia varcò anche la soglia della cultura con Alexandre Dumas che nel 1848 pubblicò "La dame aux camélias", ripreso da Giuseppe Verdi nella Traviata (1853).. Nel linguaggio dei fiori la camelia è sinonimo di perfetta bellezza e superiorità non esibita; se regalata è segno di stima. Ciao Teresa