dino secondo barili

ILARIO E LA NUOVA STAGIONE racconto (967) di Dino Secondo Barili


Intrigo … … a Pavia (Queste storie, anche se raccontate come vere, sono  frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che vedere con persone o fatti realmente avvenuti) 967 Ilario e la nuova stagione Nella storia dell’uomo non si è mai visto un’epoca con un’abbondanza di mezzi a disposizione come la nostra. Frutto dell’ingegno, della evoluzione storica e sociale … e dello sviluppo senza precedenti dei mezzi di comunicazione. Eppure, non si è mai visto un’epoca (la nostra) nella quale le persone sono  spesso insoddisfatte … Come se tutto il “Bengodi a disposizione” fosse solo il “supplizio di Tantalo” … il quale, legato alla rupe, vedeva l’acqua a portata di mano,  ma non poteva dissetare la propria sete. Tale insoddisfazione, nasce spesso dall’attività frenetica e ripetitiva, dall’eccessiva rincorsa al denaro, dalla mancanza di equilibrio tra azione e riposo … tra lavoro intellettuale e attività pratica. In sostanza, l’uomo pensa troppo … e fa troppo poca attività fisica. Un anno fa, ne sapeva qualcosa il Prof. Ilario, cinquant’anni, colto, mente sveglia, single, Docente di Lettere in un Liceo del milanese, abitante a Pavia. Non importa che una persona ami il proprio lavoro … Anzi, è proprio quando lo ama troppo che nasce una frattura … tra ciò che l’individuo sa (o pensa di sapere) … e l’ambiente circostante. Per esempio. La Scuola offre un ottimo supporto alle giovani generazioni, ma queste (in parecchi casi) preferiscono bighellonare a destra e a manca, sprecando irrimediabilmente il loro tempo … che è il vero (e solo?) “patrimonio” di cui dispongono. Tra la marea di contraddizioni che, un anno fa, affollavano la testa del Prof. Ilario c’era la sua crisi personale. Il Prof. Ilario era insoddisfatto. Motivo? Non aveva la sua donna del cuore. Veramente una donna c’era stata un anno prima … la Prof. Adelaide, ma anche lei era Docente di Lettere e, alla fine, i due parlavano sempre (e solo?) di lavoro. Ora, a cinquant’anni … il Prof. Ilario voleva qualcosa di nuovo, qualcosa che gli desse la carica, la spinta ad uscire dal tunnel in cui era finito. In questi casi, la soluzione migliore è parlarne. Con chi? Con chiunque … da tutti si possono ricevere validi consigli. Il Prof. Ilario ne parlò con la Portinaia del Palazzo in cui abitava, la Signora Adalgisa … una sessantenne che sapeva tutto di tutti. Approfittando di un incontro causale, il Prof. Ilario si sfogò. La Signora Adalgisa non aspettava altro. “Prof. Ilario, ho la ricetta che va bene per lei. Oggi pomeriggio, venga nel mio orto … le faccio vedere come si può vivere bene … senza farsi venire inutili mal di testa …” Il Prof. Ilario diventò curioso. “Cosa avrà mai da suggerirmi questa donna che, al massimo, avrà fatto la terza media?” A volte le persone pensano che i Titoli di Studio sono i passaporti del sapere … ma non così. Parecchie persone hanno il vizio (e la presunzione) di specchiarsi nel “Titolo” che hanno davanti al cognome … Non importa poi, se avranno letto (si e no) tre libri in tutta la loro vita. Il Prof. Ilario si presentò puntuale nell’orto della Signora Adalgisa la quale, con vecchio grembiule legato in vita e le mani sporche, stava interrando delle piantine di zucca. “Vede Prof. Ilario … questo è il momento buono per interrare le piantine di zucca …  seguirle giorno dopo giorno e vederle crescere fino a quando faranno i fiori e da lì spunteranno le zucche. Pensi … una piantina così è capace di fare quattro o cinque zucche di due chili l’una. Praticamente della zucca si mangia tutto. I fiori che si gustano fritti … il frutto vero e proprio … i semi della zucca che, abbrustoliti, si chiamano brustolini. E poi, c’è il detto popolare … “avere sale in zucca”, cioè ingegno e buon senso. Capire il valore del sapere e il contatto quotidiano con la natura. Ecco perché l’uomo, se vuole vivere felice, non deve mai perdere il contatto quotidiano con la natura … cioè l’orto. Solo così si vive bene in equilibrio con la natura e con sé stessi” In quell’istante, nell’orto dell’Adalgisa si presentò sua nipote, figlia di sua sorella. Una trentenne bellissima, alta, bionda, occhi azzurri e gambe da fine del mondo. “Prof. Ilario le presento mia nipote Carmen. Laureata in Lingue … sa tutto sulle più importanti città del Mondo, soprattutto Roma” Il Prof. Ilario, alla vista di una simile bellezza, per poco non svenne. Comprese al volo che il Destino gli aveva presentato la donna che aveva sempre sognato. Decise all’istante. “Dott. Carmen … devo fare una vacanza a Roma … cosa ne dice di farmi da guida?” Quando due persone si guardano negli occhi … sanno già dove vanno a finire. Anche Carmen cercava l’uomo del cuore … e il Prof. Ilario aveva tutte le carte in regola … in più c’era l’orto della Zia Adalgisa nel quale si poteva raccogliere frutta e verdura a volontà … e imparare un corretto rapporto tra vita intellettuale e natura. - (967)