dino secondo barili

VACANZE... racconto (359) di Dino Secondo Barili


Intrigo … …a Pavia (Queste storie, anche se raccontate come vere, sono frutto di fantasia, pertanto non hanno  nulla a che vedere con persone reali o fatti realmente avvenuti) 359 Vacanze e l’ultima occasione E’ sempre così. La vacanze sono attese… Arrivano all’improvviso… E poi, a volte, passano in fretta, senza che “le attese” trovino positiva risposta. A meno che… non accada il miracolo… Un anno fa, è stato così anche per l’impiegata Graziella, trent’anni…e un sogno nel cassetto: trovare l’uomo dei sogni. Si fa presto a dire “uomo dei sogni”… il più è trovarlo. Graziella ne sapeva qualcosa. Ci aveva provato parecchie volta, ma … niente da fare. Ogni volta era andata buca. Che fare? Disperarsi? No… giammai! Riprovarci (sempre!)… Era proprio il caso di dirlo. Le vacanze di un anno fa… erano iniziate nel migliore dei modi . Vacanze al mare (dieci giorni) … sulla Riviera Ligure. L’amica di Graziella, Giovanna (felicemente fidanzata), aveva decantato la località. “Graziella non temere.. ci penso io a farti incontrare l’uomo giusto… quello che hai cercato tutta la vita.” L’impiegata Graziella aveva fatto finta di crederci… Sapeva che Giovanna stava “barando”. Si sa che… una località vale l’altra. Se non suona la “campagna del Destino”… non c’è niente da fare… non c’è Santo che tenga. I dieci giorni di vacanza stavano passando velocemente. Dell’uomo “promesso”… neanche l’ombra. Si… c’erano uomini, ma la maggioranza erano sposati, conviventi o impegnati sentimentalmente. L’amica Giovanna si dava un gran da fare … come se l’uomo da cercare fosse il suo. Era proprio la mancanza di “materia prima” (di uomini) che impediva la realizzazione del sogno. Per l’ultima sera il fidanzato di Giovanna aveva proposto “una serata al piano bar”. Era un locale un po’ demodé …dedicato ai balli sulla mattonella… La luce soffusa aiutava … i romantici incontri. Anche lì, c’erano uomini e donne… ma già accoppiati. Un Lui ed una Lei che si tenevano stretti… che fingevano di ballare (ma facevano altro)… In realtà cercavano qualche luogo appartato…in penombra… per qualche bacio furtivo ed appassionato (e decisamente sopra le righe)… Graziella, guardava, osservava… e dentro di lei si mangiava il fegato. “Guarda, guarda, che bel ragazzo (uomo! uomo! altro che ragazzo…)… e come balla bene! … peccato che sia “occupato”. Possibile che solo io… sia così “sfigata”? Si sa, però, che la speranza è l’ultima a morire… La serata si stava per concludere quando il “direttore dell’orchestrina… (niente male)” fece il grande annuncio. “Signore e Signori, per incarico del Proprietario del Locale, vi presento il cantante della serata… la voce della notte… il sogno di ogni donna … l’uomo misterioso. Tutti i presenti (uomini e donne) vengono presi dalla frenesia… come se un flusso di corrente elettrica avesse attraversato ogni singola persona… uomo o donna che fosse. Anche, Graziella, ebbe una scossa. Una di quelle che non si sa da dove viene … ma si sa dove può arrivare. In un secondo… può cambiarti la vita. Dopo l’annuncio… ecco sulla scena “un uomo in frac”… con gli occhi coperti da una mascherina… guanti bianchi e sciarpa abbandonata “al suo destino”…ed una voce da “fine del mondo”. E subito una canzone … “Solo per te Lucia…va la canzone mia…”. A volte non sono le canzoni a trascinare nel gorgo una donna… è tutto l’insieme. E fu proprio “l’uomo in frac” ad invitare Graziella a ballare. Modi gentili, fascino senza tempo…e senza età. L’impiegata trentenne capì che era giunto il suo momento… Prendere o lasciare… Graziella prese “il treno” … e non lo lasciò più. (359)