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CRISTINA BELGIOIOSO TRIULZIO di Teresa Ramaioli


CRISTINA BELGIOIOSO  di Teresa Ramaioli
iltuonoilgrillo il 17/11/15 alle 19:21 via WEBCRISTINA BELGIOIOSO TRIVULZIO---Si è scritto molto di Cristina, si è detto il bene e tutto il male possibile, quand'era in vita e anche dopo la sua morte, oggi esistono numerose sue biografie che la dipingono come un'eroina lombarda, inflessibile e tenace. La piccola Cristina cresce gracile e malaticcia. Il padre muore a 32 anni quando Cristina ne ha solo quattro, lasciandola unica erede del suo ramo. La madre si risposa subito con Alessandro Visconti d'Aragona, dal quale avrà tre figlie e un figlio. Cristina passa l'infanzia a studiare, si trova bene con il patrigno finché questi, coinvolto negli arresti dei Carbonari, pur scampando allo Spielberg, resta profondamente scosso dalla disavventura . La madre, dal canto suo, si consola subito con un conte napoletano. A sedici anni, destinata ad un triste cugino, figlio del tutore, si ribella e sposa (24 settembre 1824) invece Emilio di Belgioioso, bello, giovane e grande conquistatore di cuori femminili. L'enorme dote di una delle più ricche ereditiere d'Italia convince subito il giovanotto, che aveva già intaccato seriamente il proprio patrimonio. Cristina si accorge presto dello sbaglio. Già soffriva di crisi epilettiche, un male che la tormenterà a fasi alterne per tutta la sua esistenza, ora si aggiunge la sifilide contratta dal marito (1826). Quando quest'ultimo le propone di convivere con la sua nuova amante, Cristina si ribella, lascia Milano e inizia a vivere davvero la propria vita (dicembre 1828). Viaggia per l'Italia incontrando persone interessanti e interessate alla sua persona. E' bella, una bellezza che affascina e incuriosisce. I capelli neri circondano un viso ovale pallidissimo. Ciao Teresa Ramaioli