dino secondo barili

ROBERTA racconto (403) di Dino Secondo Barili


Intrigo … …a Pavia (Queste storie, anche se raccontate come vere, sono frutto di fantasia, pertanto non hanno  nulla a che vedere con persone reali o fatti realmente avvenuti) 403 Roberta Quando in un Ufficio entra una nuova impiegata gli equilibri diventano precari, se non “saltano del tutto”. E’ stato così, un anno fa, anche nell’Ufficio del Dott Giandomenico, cinquant’anni, commercialista affermato, inflessibile nell’osservanza delle disposizioni. Costruire un Ufficio di dieci impiegate non è facile… ma è, soprattutto difficile gestirlo… specialmente in quanto sono tutte donne. Ogni impiegata, nel proprio Ufficio, tende a farsi il “proprio nido” (scrivania, computer, appunti vari…e relazioni interpersonali). La nuova impiegata dell’Ufficio del Dott. Giandomenico, un anno fa, si chiamava Roberta ed aveva appena conseguito la Laurea in Economia e Commercio. Giovane, bella, gentile, intelligente. Già il fatto che fosse la sola ad avere la Laurea (oltre al Dott. Giandomenico) aveva sollevato molte perplessità tra le impiegate, alcune delle quali erano in prossimità della pensione. L’anzianità e l’esperienza sembrano “cose” di poco, ma non è così. L’anzianità conta…e conta l’esperienza. Giacinta, cinquantacinque anni, per esempio, era la più anziana e quella che godeva la fiducia del “Capo”. Quando c’era una pratica complessa, il Dott. Giandomenico la affidava a lei. Le altre impiegate non dicevano nulla… ma, “sotto, sotto”, mugugnavano, spettegolavano, quando non dicevano apertamente “quello che pensavano”. Solite dicerie d’ufficio… dirà qualche lettore. Ma non è così. Tra le persone ci sono delle “affinità elettive”. Ciò che si può dire ad una persona…”non può esser detto ad un’altra”. Inoltre, Giacinta, sposata e un figlio grande, era sempre sorridente. Non si arrabbiava mai (o meglio, così sembrava). Forse, anche per questo, il Dott. Giandomenico la preferiva alle altre … le quali, invece, ogni tanto avevano “il muso”, le “lune” e non poteva dire nulla senza essere “azzannato”. E’ stato così anche per la Dott. Roberta, la quale si è fatta in quattro per essere accettata. Tuttavia i problemi erano nati. A parole tutte le impiegate si offrivano di aiutarla. In realtà, non facevano nulla per agevolarla e inserirla nel contesto dell’Ufficio. Una per un verso, l’altra per un altro… aspettavano solo il momento di far fare brutta figura “alla nuova”… alla faccia della “sua Laurea”. Anche il Dott. Giandomenico si era reso conto che le impiegate si erano coalizzate contro la nuova arrivata. Un giorno convocò Roberta nel suo Ufficio e parlò chiaro. “Mia cara, il mondo del lavoro è molto difficile… specialmente oggi. Se vuoi farti accettare… devi usare ingegno e malizia. Devi fare in modo di farti accettare dalle impiegate.” Roberta, capì la lezione. Siccome, si era resa conto che doveva usare le “armi” che aveva a disposizione, si fece venire un’idea. Una mattina arrivò in Ufficio con cinque biglietti omaggio per uno spettacolo teatrale a Milano. Infatti, la Dott. Roberta era anche animatrice e promotrice di un Gruppo di appassionati di teatro che due volte al mese organizzavano gite per assistere a spettacoli teatrali nei migliori Teatri di Milano. Tutte le impiegate dell’Ufficio del Dott. Giandomenico, rizzarono le orecchie. Tutte, si sentirono coinvolte e desiderose di assistere agli spettacoli. Da quel momento non ci sono state più preclusioni di sorta. Tutte le impiegate volevano aiutare Roberta in merito a qualche pratica. A volte le porte si aprono …e se si usa la “chiave” giusta. A buon intenditor … (con quel che segue). (403)