dino secondo barili

CLAUDIO racconto (412) di Dino Secondo Barili


Intrigo … …a Pavia (Queste storie, anche se raccontate come vere, sono frutto di fantasia, pertanto non hanno  nulla a che vedere con persone reali o fatti realmente avvenuti) 412  Claudio Uno dei momenti traumatici nella vita di una persona è sicuramente quello del pensionamento. Coloro che vi sono passati lo sanno e hanno una loro storia da raccontare. Anche per Claudio, sessantacinque anni… un anno fa, è stato così. Dopo aver seguito per mesi la sua pratica di pensione presso il Patronato di fiducia, era giunto al “fatidico momento”… il momento di dire addio al lavoro… all’Ufficio a Milano. Finché non arriva la “fatidica data” sembra tutto facile… Quando arriva, invece… non è facile più nulla. Claudio aveva lavorato a Milano tutta la vita, ma aveva continuato ad abitare a Pavia. Per tantissimi anni, l’impiegato Claudio si alzava tutti giorni alla stessa ora. Prendeva lo stesso treno. Scendeva alla Stazione Centrale e poi… via in Ufficio. Alla sera “gioco inverso”… Pavia come città rifugio. Detta così la storia di Claudio sembra una delle tante …invece, no. Claudio non si era mai sposato… ma, sul treno ha avuto un “amore segreto” …Giovanna… Giovanna di Pavia. Qualche lettore dirà… “e dove sta la novità?”. Giovanna aveva la stessa età di Claudio. Lavorava nell’Ufficio accanto a quello di Claudio… e per anni prendevano lo stesso treno… sia al mattino, sia alla sera. Hanno viaggiato sempre insieme. Coloro che li vedevano insieme pensavano… che fossero “morosi” invece, no. Giovanna era sposata senza figli. Abitava a Pavia e non aveva alcuna intenzione di lasciare il marito. Tuttavia, quando viaggiava, faceva in modo che il posto vicino al suo fosse riservato a Claudio. Un anno fa, anche Giovanna è andata in pensione (stesso giorno di Claudio). E quel giorno si dissero… che non si sarebbero più incontrati e rivisti. Giovanna abitava a un capo di Pavia… Claudio al capo opposto. Ma come è possibile troncare un’amicizia così, solo perché si va in pensione?. Il giorno dopo aver lasciato il lavoro… aver cessato di prendere il solito treno al mattino… Claudio cadde in depressione. Si sentì perso. Sentiva la mancanza delle chiacchierate con Giovanna. Giovanna, però, era stata drastica. Niente più parole, niente più contatti visivi o telefonici. Per una settimana Claudio non uscì di casa… tranne che per recarsi al vicino Supermercato per la spesa… Poteva continuare così? Un vecchio detto diceva che “l’uomo non vive di solo pane… “ ha bisogno di qualcos’altro. Di rapporti sociali, di amicizie, di confidenze, di chiacchiere insomma. Una notte Claudio ebbe un incubo. Si trovava in Piazza della Vittoria a Pavia in mezzo a tantissima gente. Ad un certo punto si sentì mancare e chiese aiuto… Si mise ad urlare, ma nessuno delle persone che gli erano vicino ascoltava. Anzi, l’ignoravano del tutto. L’incubo ebbe termine solo al mattino quando la sveglia si mise a suonare al solito orario. Claudio si rese conto che doveva prendere una decisione. Riprendere il treno del mattino… che portava a Milano. Così ha fatto. Per una settimana Claudio ha preso il treno tutti i giorni. Faceva un giro a piedi in Piazza del Duomo e poi tornava a Pavia. La settimana successiva … tre volte. La terza settimana due volte… sempre facendo il giro in Piazza del Duomo. E così per le settimane successive. Un giorno, Claudio, si trovava in piazza del Duomo. Stava facendo quattro passi. Guardava qua e là. Ad un tratto vide una donna dimessamente vestita seduta sui gradini davanti al Duomo. La riconobbe. Era Giovanna. “Cosa fai tu qua?” La donna si mise a piangere. “Mio marito mi ha lasciata. Non vuole più vedermi. Basta. Tutto finito.” Claudio si sedette accanto a lei senza pronunciare parola… Da quel giorno, Claudio e Giovanna, tutte le mattine, aspettavano il solito treno. Salivano. Si sedevano una accanto all’altro …e chiacchieravano… come avevano fatto per tanti anni. - (412)