dino secondo barili

ETTORE racconto (415) di Dino Secondo Barili


Intrigo … …a Pavia (Queste storie, anche se raccontate come vere, sono frutto di fantasia, pertanto non hanno  nulla a che vedere con persone reali o fatti realmente avvenuti) 415  Ettore Ettore, trentacinque anni, impiegato amministrativo presso una Agenzia Commerciale di Milano aveva un problema… il lunedì. Il lunedì era la sua giornata nera. Abitando a Pavia, doveva prendere il treno e… quello del lunedì… aveva “il sapore” di una “carretta dei condannati a morte”. Ettore ne parlava apertamente in Ufficio. Un lunedì mattina era particolarmente corrucciato. Se ne accorse anche l’addetta alla portineria del Palazzo di dodici piani nel quale lavorava. “Signor Ettore…che cos’ha? Le è capitata qualche disgrazia?” Ettore spiegò la situazione. L’addetta alla Portineria era una donna furba, piuttosto robusta, e generosa di consigli. “Signor Ettore, il suo problema non è il lunedì… ma la domenica.” L’impiegato rizzò le orecchie. “Come ha detto?” – “Ho detto che il suo problema non è il lunedì, ma la domenica. Se alla domenica si alzasse alla stessa ora degli altri giorni… il lunedì sarebbe un sogno. Inoltre, visto che lei abita a Pavia… mi hanno detto che lungo le rive del fiume Ticino si possono fare delle bellissime passeggiate…”Ettore ringraziò…e non dimenticò l’osservazione. Effettivamente, essendo single, alla domenica si dimenava nel letto per ore. Non trovava mai il coraggio di alzarsi. Inoltre, bighellonava per il resto della giornata da un Bar all’altro, alla ricerca di qualche amico… tra quelli rimasti. Parecchi amici, infatti, si erano sposati o convivevano con la loro dolce metà. Dopo averci pensato per tutta la settimana, la domenica successiva al consiglio della Portinaia del Palazzo, Ettore, si era alzato alla stessa ora degli altri giorni. Si era iscritto al “gruppo camminatori del Ticino”. Un gruppo che si ritrovava al Ponte Coperto di Pavia, tutte le domeniche alle sette del mattino. Si dice che camminare fa bene alla salute… specialmente lungo il fiume dove l’aria è pura, fresca e si rimescola continuamente. Ettore aveva acquistato una bella tuta, le scarpe da ginnastica e tutto il resto. Anche lo spirito dell’impiegato era cambiato… Dopo la partenza, però, Ettore, aveva osservato che nel “gruppo camminatori del Ticino” ogni partecipante cercava un’altra persona (dell’altro sesso) per chiacchierare. Così l’impiegato si ritrovò solo in coda al gruppo…solo come un cane. Il lunedì successivo ne parlò, un po’ rammaricato, al suo collega d’Ufficio, Gianfilippo. Il collega ne comprese il disagio. Cercò di dare una mano. Abitando a Pavia, pensò in un primo tempo di iscriversi al “gruppo camminatori del Ticino”… Poi, ci pensò. Gianfilippo aveva una sorella trentenne, Delfina, la quale si era appena lasciata con il moroso ed era giù di corda. “Delfina” – disse Gianfilippo alla sorella –“C’è il mio collega Ettore il quale tutte le domeniche mattina cammina lungo le rive del Ticino. Essendo solo, avrebbe bisogno di una compagnia. Posso fare il tuo nome?” La sorella si sentì sollevata… ma avanzò subito una domanda. “Quanti anni ha… quel tuo collega? E’ single… oppure è impegnato sentimentalmente?” Gianfilippo spiegò la situazione… Non solo. Aggiunse, pure, che Ettore era proprio un bravo ragazzo, con i piedi per terra… e la testa a posto. E’ stato proprio Gianfilippo a telefonare a Ettore per dare la notizia. L’impiegato dell’Agenzia Commerciale di Milano ne fu entusiasta. Volle subito parlare con Delfina la quale era desiderosa di avere un “nuovo” uomo… da coccolare. Da quel momento, Ettore non ebbe più il problema del lunedì. Anzi … il lunedì era un’indispensabile giornata di assoluto riposo… dopo il grande e impegnativo dispendio di energie della domenica. - (415)