dino secondo barili

L'UOMO PERFETTO racconto (421) di Dino Secondo Barili


Intrigo … …a Pavia (Queste storie, anche se raccontate come vere, sono frutto di fantasia, pertanto non hanno  nulla a che vedere con persone reali o fatti realmente avvenuti) 421 L’uomo perfetto Una volta si diceva: “Chi si accontenta… gode”. Oggi, non più. Tantissime persone si lamentano e, all’apparenza, non ne avrebbero il motivo. Per esempio. Partiamo da una domanda. “Esiste l’uomo perfetto?” (secondo la donna... naturalmente). Difficile dirlo, anzi impossibile. Ogni donna (che ha il suo uomo)… ha centomila motivi per lamentarsi. Perché? Le ragioni possono essere molte, ma tutte riconducibili alla prima osservazione. “Oggi, nessuno più si accontenta di niente…” Tutti vorrebbero qualcosa in più… qualcosa che (secondo gli interessati) manca. Ne parlava la Signora Gasperina alle amiche raccolte intorno a lei, ieri mattina, in Piazza Petrarca a Pavia… Piazza del Mercato. C’era molta folla in giro. Le persone andavano e venivano, ma la Signora Gasperina, sessant’anni, era animata da “spirito da crociata”. Voleva far sentire la propria voce. “Oggi, molte donne si lamentano dei loro mariti… e, forse, non hanno tutti i torti (basta vedere la crisi della coppia). Ma sarebbe ora di riflettere. Quando una donna ha un marito è già una fortuna… (parlo di un marito vero, normale). Sa di avere una persona vicina con la quale si può parlare, guardare la TV, fare quattro passi in città, fare una gita, visitare una mostra… senza tutte le altre cose che un uomo e una donna fanno (o possono fare). Se poi ci sono figli … in due si vive meglio e ci si aiuta a vicenda. Oggi, invece, parecchie mogli mettono troppi puntini sugli “i”, e vanno a cercare anche quello che non c’è. E’ ovvio che più un uomo viene sottoposto a critiche, richiami, ripicche (se non fai questo … io non faccio quello)…il rapporto di coppia si trasforma in un “piccolo” campo di battaglia. Ecco perché,secondo il mio punto di vista, le donne, dovrebbero essere le prime a capire che “l’uomo perfetto” … non esiste (e neanche la donna)” La Signora Rachele con una figlia grande (separata) si è sentita di difendere (timidamente) la donna (cioè sua figlia) “Però, cara Gasperina, devi ammettere che ci sono uomini che “non” si ricordano mai dei compleanni, degli anniversari di matrimonio… mai un pensierino. Insomma, non capiscono la sensibilità femminile. Questa, per me, è crudeltà mentale.” La Signora Caterina, sessant’anni, presa dal discorso, si è inserita nella discussione. “L’uomo perfetto non esiste e si sa che dopo il periodo dell’innamoramento… le persone “vengono fuori” per quelle che sono. Nella vita ci vuole un po’ di tolleranza da entrambe le parti, uomo e donna. Gli anni passano ed è meglio contare su una buona compagnia … che una “libertà” fatta di niente. Oggi, le persone possono mettersi insieme a qualsiasi età. Non hanno bisogno di “crismi” particolari. Pretendere la “luna nel pozzo” è semplicemente esagerato…” Un Signore sugli ottant’anni, fingendo di leggere il giornale, aveva ascoltato tutto. Decise di intervenire. “Scusate Gentili Signore. Ho ascoltato i vostri discorsi. Oggi, gli uomini sono negli affanni causa le donne…siano esse sposate, divorziate, separate, conviventi, nubili, single, ecc… Le donne sono sempre donne. Gli uomini si illudono di poter “avere comprensione da una donna”. Solo illusione. Aveva ragione Giuseppe Verdi quando faceva cantare al personaggio di una sua Opera: “La donna è mobile, qual piuma al vento… muta d’accento e di pensier…” Se un uomo vuol fare qualcosa nella vita… deve fare di testa propria… e non deve curarsi troppo del giudizio femminile…” ….”- (421)