dino secondo barili

RENATA E DONATO racconto (422) di Dino Secondo Barili


Intrigo … …a Pavia di Dino Secondo Barili (Queste storie, anche se raccontate come vere, sono frutto di fantasia, pertanto non hanno  nulla a che vedere con persone reali o fatti realmente avvenuti) 422  Renata e Donato In epoca di crisi, le persone diventano intraprendenti. Un anno fa, Renata, trentenne, impiegata presso un Ufficio Pubblico a Milano, ma residente a Pavia, si rese conto che nella vita “non bisogna mai dormire sugli allori”… ma essere sempre pronti ad ogni evenienza. L’uomo della sua vita non era ancora apparso all’orizzonte e Renata, contava i giorni… non gli anni. Infatti, il calendario non perdona. “Quello che non hai fatto ieri… oggi, non lo puoi fare più”- diceva un “vecchio maestro di scuola”, ormai passato a miglior vita. Allora, però, la Scuola non aveva “l’ansia” dei giorni nostri, dove (ragazzi e ragazze) vengono “messi” su un “nastro trasportatore” e catapultati … all’Università. Allora, (all’epoca del maestro passato a miglior vita) a dodici, tredici anni, i ragazzi e le ragazze avevano “la frenesia di imparare un mestiere, di guadagnarsi il pane quotidiano”. La trentenne Renata, un posto l’aveva già conquistato… Era il compagno della vita (l’uomo) che le mancava. Tuttavia, l’impiegata non si lasciava sfuggire alcuna possibilità. Come fare? Un anno fa, si accorse che a Pavia era scoppiata “la mania dei camminatori”. Decise di buttarsi nella mischia. Camminare fa bene alla salute… a tutte le età. Renata, però, voleva qualcosa di speciale, di unico, di irresistibile. Dopo aver aderito ad un “gruppo spontaneo” che si ritrova la domenica mattina al Ponte Coperto di Pavia, fece amicizia con il signore cinquantenne che i componenti il “gruppo” chiamavano “il Presidente”. Era, un signore alto quasi due metri (1e93 per la precisione), fiero della sua statura, sguardo bonario … come fosse un buon padre di famiglia. Infatti, il Presidente, (che si chiamava Donato), cinquantenne, scapolo, considerava il gruppo dei camminatori della domenica… “la sua famiglia”. Erano dieci anni che portava “in giro” le persone lungo le strade dei paesi fuori Pavia. Alcuni erano “veterani” ancorati al “gruppo” dal suo nascere… Altri avevano intrapreso altre attività. Renata, invece voleva capire cos’era “un gruppo”. Il Signor Donato è stato ampio di spiegazioni. Il Presidente, però, aveva capito che Renata era alla ricerca di qualcosa. (oltre che dell’uomo della sua vita). L’impiegata cercava qualcosa di più coinvolgente. Una domenica, Renata propose al Signor Donato di mettere in piedi un Blog che facesse da punto di riferimento del “gruppo”. Un Blog che raccogliesse le domande e le esperienze dei “camminatori della domenica”. L’idea piacque “al Presidente” il quale non si era mai cimentato in un Blog. E’ stato allora che Renata ha fatto da “maestra”… non solo a Donato, ma a tutti coloro che si ritrovavano alla domenica mattina al Ponte Coperto di Pavia. Camminare fa bene alla salute…Anche il Blog è un allenamento continuo della mente. Infatti, i componenti il “gruppo”, con il Blog, avevano la possibilità di sentirsi collegati con il Signor Donato, il Presidente, in ogni momento della settimana. Esprimere le loro opinioni, suggerimenti, proposte, esperienze. In brevissimo tempo Renata, oltre al lavoro dell’Ufficio, aveva trovato un “posto di Segretaria nel gruppo camminatori (pavesi) della domenica”… e sempre a contatto con il Presidente. Il Signor Donato, non era molto amante del computer e aveva trovato in Renata una efficientissima Segretaria. Da che mondo è mondo, però, il “fuoco… fa incendiare la paglia”…Il Presidente Donato, cinquantenne, scapolo, alto 1e93, sentì sempre più il bisogno di Renata… la quale non attendeva altro. Un giorno, il viso di Renata sfiorò quello di Donato e scattò “la magica scintilla dell’amore”… Più che “una scintilla” è stato l’enorme “scoppio di un fuoco d’artificio”. ….”- (422)