dino secondo barili

ALFONSO racconto (444) di Dino Secondo Barili


Intrigo … …a Pavia (Queste storie, anche se raccontate come vere, sono  frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che vedere con persone o fatti realmente avvenuti) 444 Alfonso Un anno fa, Alfonso, sessantacinque anni, è andato in pensione dopo quarant’anni di attività. Avendo svolto per tutta la vita un lavoro “al servizio della persona”, ha conosciuto tantissimi individui (uomini e donne), molti dei quali sono rimasti clienti per tutta la vita. Un risultato del genere non è solo soddisfacente, ma è la testimonianza del successo vero, ottenuto attraverso un encomiabile comportamento che ha un nome: “il piacere dell’onestà”. Dice Alfonso. “Non si lavora solo per i soldi, ma per sentirsi al servizio dei propri simili i quali hanno bisogno di riporre fiducia… e ricevere fiducia. Non basta avere un cliente… ma essere al servizio del cliente. Per ottenere un simile risultato non c’è che un sistema: chiarezza. Rapporti chiari in tutti i sensi. Quando un cliente aveva dei problemi, ero, io stesso, il primo a suggerire le soluzioni migliori.” Così facendo Alfonso si è guadagnato la stima e la fiducia di una notevole quantità di persone le quali, ancora oggi (che non è più in attività), lo chiamano per i consigli più svariati. Un anno fa, quando è andato in pensione, Alfonso ha voluto festeggiare l’avvenimento con alcuni intimi. Tra gli intimi, Alfonso, ha voluto invitare anche Gesuino, il suo “primo” cliente. Il festeggiamento è avvenuto presso un’Antica Trattoria, poco distante dal fiume Ticino. Era estate e l’Antica Trattoria era semi deserta. I festeggiamenti di Alfonso sono stati organizzati personalmente dalla Signora Maria, Ostessa e “maga” della cucina. Si sa che le Ostesse hanno un occhio particolare nell’osservare i clienti. La Signora Maria, poi, aveva più di un occhio… vedeva ovunque e ogni cosa. Anche quello che altre persone non osservavano. Oltre a preparare un pranzo squisito, unico nel suo genere, ha tenuto d’occhio la piccola “comitiva” di Alfonso. In brevissimo tempo l’Ostessa aveva “letto” nel pensiero a tutti. Nella sua mente di donna avveduta chiese a Alfonso se era sposato. Il neo pensionato ha fatto una smorfia. “Non ne ho avuto il tempo.” Ha risposto. Non l’avesse mai detto. Da quel momento la Signora Maria non lo ha perso d’occhio un istante. Aveva fatto i suoi conti… e li aveva fatti a modo suo. Oggi, non sono molti gli uomini disponibili allo stato libero… La Signora Maria mentre era in cucina “a friggere” le pietanze, pensò di chiamare sua nipote Clementina… una bella ragazza di quarantadue anni ancora in cerca dell’anima gemella. Alla fine non ha resistito. Ha chiamato la nipote. “Clementina, vieni subito. Devo presentarti l’uomo che hai sempre sognato.” La quarantaduenne non aspettava altro. Si precipitò all’Antica Trattoria e ne rimase affascinata. Quella sera stessa Alfonso e Clementina rimasero a lungo a parlottare…ospiti della Signora Maria, la quale era ansiosa di conoscere l’esito della proposta. A volte non basta la fortuna di incontrare probabili candidati… ma sapere se il “il primo impatto” è positivo oppure no. Infatti, gli amori più fortunati sono quelli che “scoppiano al primo incontro”… quelli del “colpo di fulmine”. A notte fonda, quando la compagnia si era ormai sciolta, Alfonso e Clementina fecero una passeggiata, nella penombra della notte, lungo la riva del fiume… Non c’è di meglio per vivere momenti romantici, tra luci e ombre, vedo e non vedo…mentre la corrente del fiume rimanda immagini fiabesche… Clementina si era accesa dalla passione… e Alfonso pure. E’ stato Alfonso a sciogliere l’enigma. “Perché non facciamo una bella vacanza a Parigi? Ci sono stato un sola volta … parecchi anni fa… ma ero solo. Oggi, mi piacerebbe andare con te.” Clementina si sciolse come neve al sole, anzi, si incendiò.”Perché non partiamo domani mattina?” Abbracciò Alfonso… il quale acconsentì. Suggellò l’idea con un bacio lunghissimo …di quelli che fanno tremare i polsi e avvengono una sola volta nella vita. - (444)