dino secondo barili

GINO IL POSTINO racconto (490) di Dino Secondo Barili


Intrigo … …a Pavia (Queste storie, anche se raccontate come vere, sono  frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che vedere con persone o fatti realmente avvenuti) racconto del giorno 490 Gino il postino Ci sono persone che nascono un po’ sfortunate… diciamo “sfigate”. Uno di questi è stato sicuramente Gino il postino. Due anni fa ha compiuto quarantacinque anni e si è lamentato con sua madre. “Tu non sei convinta… ma io sono nato proprio sfortunato. Non sono ancora riuscito a trovare una donna con la quale condividere i giorni della mia vita.” La madre di Gino, aveva capito i desideri del figlio, ma non poteva fare nulla. Poteva solo consolarlo con delle belle parole. “Gino, non prendertela. Nella vita tutto si pareggia, il bene e il male, le gioie e i dolori. Soprattutto non invidiare nessuno.” Il quarantacinquenne aveva sentito quelle parole centinaia di volte. Le conosceva a memoria. La situazione, però, non cambiava. Sfigato era e sfigato rimaneva. Effettivamente Gino, con le donne non ci sapeva fare. A vent’anni si era innamorato di una ragazza di trenta, Gioele. Questa, finché non ha avuto nessun altro si era accontentata del Gino… Quando, però, venne corteggiata da Casimiro della sua stessa età, lasciò Gino con un palmo di naso. L’improvvido ci ha fatto una malattia. Una situazione analoga, il Gino la visse a trent’anni. Anche allora si era innamorato di una quarantenne, Cesira, la quale lo ha usato come autista per oltre un anno. Quando Cesira attirò l’attenzione di un Commercialista cinquantenne, piantò il Gino, e si accasò alla grande con serve e servitori. Un giorno di un anno fa, il Gino, era particolarmente giù di corda. Nel consegnare una raccomandata alla Portinaia di Palazzo del centro di Pavia si lasciò andare ad uno sfogo. Le Portinaie (le poche rimaste) sono donne esperte … e ne sanno una più del diavolo. La Portinaia con la quale Gino il postino si era sfogato si chiamava Iris. Era conosciuta come la “Maga dell’Oriente”. Parecchie persone altolocate si rivolgevano a lei per avere consigli. Iris, sessant’anni, prese a cuore il caso del Gino. Con lei, il postino era sempre stato gentile e premuroso. Questa poteva essere “una” delle ragioni per cui quel “quarantacinquenne” le era simpatico. Studiò il caso e trovò la soluzione. Iris, la Maga, fece conoscere, a Gino, Donatella, trent’anni, ragazza belloccia, un po’ fissata. “Il Postino” se ne innamorò. Aveva così tanta voglia di avere una donna che la sposò subito. La cosa non era avvenuta per caso. Iris, la Maga dell’Oriente, da parecchi anni aveva una relazione (segreta) con il padre di Donatella, il Dott. Esmeraldo, sessant’anni, vedovo. Una volta sistemata la figlia che era… “ossessivamente padre-dipendente”, Iris ed Esmeraldo hanno avuto campo libero per dare sfogo alle loro passioni ed “effusioni d’amore”. Anzi, regalarono, ai due novelli sposi Gino e Donatella, una vacanza di due mesi a Rio…con la facoltà di visitare il Brasile in lungo e in largo. La libertà (della Maga dell’Oriente) non aveva prezzo. - (490)