dino secondo barili

GIULIA E MARCO A GENOVA racconto (522) di Dino Secondo Barili


Intrigo … …a Pavia (Queste storie, anche se raccontate come vere, sono  frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che vedere con persone o fatti realmente avvenuti) racconto del giorno 522 Giulia e Marco a Genova Giulia, trent’anni, bellissima impiegata di una Agenzia Turistica di Pavia… non era mai stata a Genova. Qualche lettore dirà che non è un problema. Tantissime persone “non” sono mai state a Genova… eppure sopravvivono lo stesso. Ma non la trentenne. Giulia, un anno fa, non era mai stata a Genova. Ogni volta che capitava l’occasione, però, diceva: “Un giorno vado a Genova…”. Lo diceva spesso anche al suo collega e coetaneo Marco con il quale divideva l’ufficio dell’Agenzia Turistica. Lo spazio dell’Agenzia era costituito da un grande stanzone… con due scrivanie, alcune poltroncine per i clienti e… una grande vetrata che dava su una delle vie più trafficate di Pavia. Nulla di eccezionale. Eppure, da tre anni, era il mondo di Giulia e Marco… Nei momenti nei quali non c’erano clienti, Giulia sospirava… “Un giorno vado a Genova…” – “Perché “non” ci vai? Cosa aspetti?” – rispondeva Marco quasi fosse una frase fatta. Un giorno vi aggiunse un particolare. “Perché non ci vai… che ci vengo anch’io? Da Pavia, in treno, in un paio d’ore, siamo a Genova.” Giulia sorrise, ma non disse nulla. Intanto, il ritornello continuava. “Un giorno vado a Genova…” Marco ci aveva preso gusto. “E… perché proprio a Genova?” Nell’Agenzia Turistica non c’erano clienti. Giulia si lasciò andare. “Perché, a Genova, è nato Cristoforo Colombo. Ci pensi? E’ nato lo scopritore dell’America. Colui che è partito con tre caravelle da una città di mare.. e si è gettato nella realizzazione di un sogno. Genova non è come le altre città. C’è il mare. Gente che arriva… Gente che parte… Non è come a Milano. Una persona arriva alla Stazione Centrale di Milano…ed in breve tempo viene inghiottito da una folla informe. Persone che partono… persone che arrivano. Genova, no. A Genova c’è il mare. E’ la città di Cristoforo Colombo il quale, ancora ragazzino, aveva un sogno: scoprire l’ America.” Marco la guardò con interesse. Era la prima volta in tre anno che guardava Giulia con occhi nuovi. La collega non era più solo la bellissima ragazza con quale divideva lo spazio dell’Agenzia Turistica. Era qualcosa in più … un mondo nuovo. “Giulia, cos’è che ti attrae così intensamente di Genova?” La ragazza fece finta di non sentire. Ripeté la domanda. “Giulia cosa c’è di magico a Genova?” La ragazza tolse gli occhi dal monitor. Appoggiò le braccia sulla scrivania e… “Mia mamma mi ha raccontato che io sono nata a Genova… come Cristoforo Colombo. Mia madre e mio padre si amavano. Sposati sono andati in viaggio di nozze a Genova. Lì hanno passato la loro breve luna di miele. Lì sono nata io. Mi sembra di sentire ancora le onde del mare che frangevano contro la scogliera spumeggiando… Le stesse onde che Cristoforo Colombo ha visto mille e mille volle. Se chiudo gli occhi le vedo anch’io. Sento la risacca. L’onda che viene e che va… e sembra dire: sono qui, ti aspetto.” Marco non è riuscito a resistere. La voce di Giulia era come un invito… un invito a partire con lei… con Giulia. Adagio adagio, la bionda ragazza l’aveva stregato. Un anno fa, Marco ha fatto una proposta alla sua collega. “Giulia, perché, domani domenica, non andiamo a Genova?” La bellissima ragazza non si aspettava la proposta. Rimase lusingata. Era il momento di prendere la palla al balzo. Accettò… e da cosa … nacque cosa… cioè, il viaggio si è trasformato in amore … un amore unico e totale. . - (522)