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LA CAPANNA DELLO ZIO TOM di Teresa Ramaioli


LA CAPANNA DELLO ZIO TOM  di Teresa Ramaioli 
iltuonoilgrillo il 19/03/16 alle 13:22 via WEBLA CAPANNA DELLO ZIO TOM------Il 20 marzo 1852 fu pubblicato, da una casa editrice di Boston, il romanzo “La capanna dello zio Tom” della scrittrice statunitense Harriet Beecher Stowe. Ben presto divenne un bestseller dell’Ottocento, denunciando la sottomissione dei neri in America. Figlia di un pastore protestante , riuscì a stimolare l’interesse del popolo americano verso le condizioni di vita degli uomini di colore. Grazie al suo romanzo, infatti, gli schiavi neri cominciarono ad esser considerati come esseri umani e non come oggetti da vendere o scambiare. Il Presidente degli Stati Uniti, Abramo Lincoln, descrisse la Stowe come la “piccola donna che ha vinto la guerra”. Forse, alla scrittrice, il termine “ piccola donna” non sembrò proprio un complimento, certo è che Harriet Beecher Stowe, aveva dato un grande contributo a istigare la guerra civile americana. L’uscita del romanzo provocò forti polemiche sul problema della schiavitù; molti giornali cercarono di rovinarla, ricevette anche minacce. La più clamorosa fu l’invio per posta di un orecchio mozzato di uno schiavo nero. Gli orrori della schiavitù furono sbattuti in faccia agli americani che risposero alla provocazione con più di un milione di copie vendute in un anno e mezzo. Questo successo clamoroso faceva capire che gli Stati Uniti e tutto il mondo erano pronti per affrontare il problema. Alla fine della guerra civile, Lincoln abolì la schiavitù. Buona lettura Teresa Ramaioli