dino secondo barili

CAROLINA INVERNIZIO di Teresa Ramaioli


CAROLINA INVERNIZIO di Teresa Ramaioli
iltuonoilgrillo il 21/03/16 alle 19:25 via WEBCAROLINA INVERNIZIO---Figlia di Anna Tattoni e del cavalier Ferdinando, Carolina studia da maestra, come le sorelle. Da Voghera la famiglia si trasferisce presto a Firenze, dove il padre, funzionario di casa Reale, viene nominato direttore delle imposte. La vocazione della giovane studentessa si manifesta precocemente, e viene subito percepita come pericolosa: un suo racconto, pubblicato sul giornalino scolastico, suscita scandalo, facendole rischiare l’espulsione. I genitori, preoccupati dalle fantasie che le sue pagine rivelano, premono per il matrimonio con un nobile di Montevarchi, ma Carolina si sottrae e si dedica al lavoro. Nel 1877 Salani pubblica il secondo romanzo in volume della scrittrice, Rina o l’Angelo delle Alpi. Nel 1881 Carolina incontra l’uomo della sua vita, il romantico tenente dei bersaglieri Marcello Quinterno. Dopo un breve fidanzamento lo sposa, e pochi anni dopo gli dedica uno dei suoi romanzi più famosi, Il bacio di una morta: «Al distinto e colto signor Marcello Quinterno». Inizia così una tranquilla esistenza da signora borghese. A Torino, dove il marito dirige il panificio militare, la Invernizio si veste nelle migliori sartorie, riceve ogni lunedì, e il sabato va a pregare al Santuario della Consolata. Carolina continua a scrivere, fra i suoi titoli più noti, La gobba di Porta Palazzo, La maledetta, La sepolta viva, fino all’ultimo: Morta d’amore, del 1916 (ma ne usciranno tre postumi). Nessuna come lei si è attirata tanti insulti, forse a causa del successo, dell’amore dei lettori e soprattutto delle lettrici Carolina Invernizio muore di polmonite nel 1916; ha 65 anni, ma ne dichiara 58, barando sulla data di nascita. Ciao Teresa Ramaioli