dino secondo barili

IL CARNEVALE DELLA SIGNORA MARIA racconto (542) Di Dino Secondo Barili


Intrigo … …a Pavia (Queste storie, anche se raccontate come vere, sono  frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che vedere con persone o fatti realmente avvenuti) racconto del giorno 542 Il Carnevale della Signora Maria A cosa servono i periodi festivi? A rianimare le persone provate dal lavoro e dalle “incongruenze” della vita. Incongruenze? Si, incongruenze… che significa in senso lato “spiacevole inadeguatezza”. Ne era perfettamente conscia la Signora Maria, sessant’anni, da un anno vedova, la quale diceva: “Nella vita bisogna accettare tutto (tanto non c’è alternativa)… e bisogna fare di tutto per trovare adeguate soluzioni.” La Signora Maria le soluzioni le trovava sempre, per ogni occasione o situazione. Per esempio. Nel periodo di Carnevale inventava sempre qualche cosa per aiutare le proprie colleghe dell’Ufficio di Milano in cui lavorava. Un anno fa, la Signora Maria si era occupata della sua collega Gianna, una cinquantenne alla quale le cose non andavano per niente bene. La Signora Maria, per Carnevale dello scorso anno aveva preparato un programma per la Gianna. Ogni domenica pomeriggio… la invitava a casa sua per una partita a carte. Naturalmente due donne non bastano per fare delle belle partite a carte. Ci vogliono almeno due uomini. Ne parlò con degli amici pavesi, i sessantenni, Giovanni e Giambattista, i quali accettarono di fare un’opera di bene. Così nacque il “Gruppo della Briscola”. Ma un gruppo da solo, non è mai soddisfatto. Specialmente la Signora Maria… la quale diceva spesso. “Noi dobbiamo darci da fare. Rallegrare la compagnia… Perché non invitiamo altre due coppie con le quali organizzare il “campionato della briscola?” Detto fatto, Maria, Gianna, Giovanni e Giambattista contattarono loro amici e amiche. Nacquero due gruppi ben differenziati che ogni domenica pomeriggio si sfidavano “a singolar tenzone”. Inutile dire che le simpatie tra un uomo ed una donna sono il meno che ci si possa aspettare. Così la Signora Gianna cominciò a non poter più fare a meno di Giovanni e la Signora Maria di Giambattista. Sembravano coppie di innamorati …mano nella mano … sguardi languidi ed appassionati…fino a quando non si passò ai baci… Si sa che i baci sono come le ciliegie… una ciliegia tira l’altra. Un bacio tira l’altro …e così… baci a non finire. Baci a volontà. Anche le altre due coppie sfidanti presero esempio. Anche loro seguirono le orme… mano nella mano… sguardi, in un primo, tempo furtivi… poi, via, via sempre più espliciti… languidi ed appassionati. Si fa presto a dire amore … Quando le coppie sono nell’età di mezzo … bruciano le tappe… vogliono arrivare al sodo. Il gioco delle carte passò in seconda linea. Al primo posto subentrò l’amore… l’amore che tutto vuole e tutto può... La Signora Maria, però, era ed è una donna arguta e concreta. Comprese che passare dal “Gruppo della Briscola”… al “Gruppo dell’Amore” è stato un po’ troppo rapido… e sotto certi aspetti “violento”. Meglio darsi una calmata. Gli otto amici, decisero di fare delle lunghe, interessanti “Passeggiate in Pavia”… città romantica per eccellenza. Dove ogni angolo invita a sognare. Infatti, la Signora Maria ha pensato bene di organizzare i “Percorsi romantici nella città di Pavia”. Il “Gruppo della Briscola” si trasformò presto… nel “Gruppo degli Innamorati di Pavia” - (542)