dino secondo barili

VALERIA E GISELLA racconto (557) di Dino Secondo Barili


Intrigo … …a Pavia (Queste storie, anche se raccontate come vere, sono  frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che vedere con persone o fatti realmente avvenuti) racconto del giorno 557 Valeria, Gisella… e “la sorgente della felicità” Diceva un vecchio detto che la primavera è la stagione dell’amore. Non ci vuole molto per comprenderne il significato. Ogni persona, da sola, può costatarlo. La natura si risveglia giorno dopo giorno. Il paesaggio cambia dal mattino alla sera. I fiori si alternano ai fiori. Il sole, il cielo, la natura diventano una sinfonia di colori. Un anno fa, anche la Signora Valeria, sessant’anni ben portati la pensava così. La pensava… ma non la viveva. I problemi nell’ultimo anno erano stati tanti, uno più complicato dell’altro. Inoltre, il compagno Gabriele, con il quale aveva condiviso la casa e il letto, sessant’anni pure lui, aveva dovuto cambiare città. Da Pavia era stato trasferito, per lavoro, in una città del Sud. Oggi, il lavoro è vita. Senza lavoro una persona perde molto (anzi, quasi tutto) della sua autonomia economica. Valeria e Gabriele decisero di comune accordo di dividere le loro vite. Ognuno… la propria strada. Così, quasi improvvisamente, la sessantenne Valeria si ritrovò sola. Sola a combattere la quotidiana battaglia della sopravvivenza. Un anno fa, Valeria era combattuta tra il chiudersi in sé stessa… o percorrere altre strade… le nuove strade della vita. Qualcuno afferma che la vita comincia a sessant’anni. Sarà vero? Quando, gli anni passano si perdono anche le amicizie… quelle persone con le quali hai avuto uno scambio di opinioni o di incontri. Per fortuna che Valeria, aveva sempre mantenuto il proprio giro di amiche. Bastava una telefonata per sentirsi in relazione e non sentirsi sola. Un anno fa è stato proprio questa… la chiave di volta. L’aver mantenuto i rapporti di amicizia le ha permesso di riprendere a vivere. L’inverno era stato lungo, pesante… non passava mai. Ora, però era giunta la primavera, la stagione della vita (e forse, dell’amore?). Perché non ricominciare a vivere? Valeria telefonò alla sua amica e coetanea Gisella. “Possiamo incontrarci per un caffè?” E’ stato come aprire una porta aperta. Gisella, sessant’anni, vedova, nell’ultimo anno aveva avuto i suoi alti e bassi. Valeria e Gisella presero il caffè in un Bar di Piazza della Vittoria a Pavia. Con il primo sole di primavera i Bar della piazza si affollano di persone di ogni età. Valeria e Gisella, ripresero il discorso che avevano sempre fatto. Quello della loro giovinezza. Entrambe erano nate e vissute in un paesino fuori Pavia, poco lontano dal fiume Ticino. Fino a sedici anni, Valeria e Gisella erano state amiche inseparabili. A sedici anni, una domenica pomeriggio, avevano avuto l’idea di andare a fare una passeggiata nei boschi del Ticino, poco lontano da Torre D’Isola. A primavera i boschi sono luoghi meravigliosi. Quella domenica pomeriggio, Valeria e Gisella non volevano andare sole nel bosco. Chiesero a Giuseppe e Gianluigi se erano disposti a fare loro compagnia. Valeria era segretamente innamorata di Giuseppe… e Gisella lo era di Gianluigi. I ragazzi maschi, però, ci mettono un po’ prima di capire l’antifona. Alla fine anche loro capiscono… “quando suona la campana dell’amore”. La primavera, i boschi, il canto degli uccelli…nessuno può rimanere indifferente. Inoltre, Valeria e Giuseppe …Gisella e Gianluigi si erano addentrati nel bosco delle ginestre, e senza volerlo, si erano diretti alla “sorgente della felicità” una consistente “pozza d’acqua risorgiva” famosa in tutto il circondario. E’ stato proprio lì che le due giovani coppie si scambiarono il loro primo, vero, bacio d’amore. Un anno fa, al Bar di Piazza della Vittoria, Valeria e Gisella si ricordarono di quel momento… e quel loro primo bacio. La nostalgia fa effetti strani. Le due sessantenni sentirono il bisogno di rivedere quel luogo magico…”il bosco delle ginestre”, “la sorgente della felicità”. Gisella era stata la prima a chiedersi… “Perché dovremmo andarci da sole?” In breve si diedero da fare. Con il telefonino cercarono di rintracciare Giuseppe e Gianluigi… Ogni ricerca, però, è stata vana. D’altro canto erano passati quarantaquattro anni … da quel lontano…loro “primo bacio d’amore”. Valeria e Gisella, un anno fa, decisero ugualmente di fare una passeggiata al “bosco delle ginestre” lungo il Ticino e rivedere la “sorgente della felicità”. La domenica successiva, nel pomeriggio, le due sessantenni, armate di bastoni, con tanto di stivali ai piedi, si fermarono con la loro automobile all’inizio del sentiero che portava al “bosco delle ginestre” e alla “sorgente della felicità”. Nel piccolo spazio riservato al parcheggio… c’era una rossa Ferrari, ultimo modello. Valeria e Gisella si chiesero cosa ci stesse a fare una Ferrari in quel luogo solitario. Si addentrarono nel bosco e raggiunsero la “sorgente della felicità”… Seduti uno accanto all’altro, sulla riva della sorgente, le due donne, notarono due uomini che parlavano tra loro. Valeria fu la prima a riconoscerli. Erano Giuseppe e Gianluigi i quali, quella domenica pomeriggio, avevano deciso di rivedere il luogo del loro “primo bacio”. La gioia di Valeria e Giuseppe, Gisella e Gianluigi è stata incontenibile. Giuseppe e Gianluigi erano soci in affari. Si occupavano di export-import da e in molti paesi del Mondo. Il Destino e l’Amore… avevano compiuto il miracolo…anche perché… il “primo amore” non si scorda mai. Da un anno a questa parte, ormai, Valeria e Giuseppe, Gisella e Gianluigi viaggiano in tutto il Mondo… un po’ in rossa Ferrari… un po’ in aereo… mano nella mano, affettuosità di ogni genere e notti di fuoco. I baci, gli abbracci e coccole non si contano più. Anche perché… la vita comincia a sessant’anni… (o giù di lì) - (557)