dino secondo barili

LA PRIMAVERA DI PATRIZIA racconto (563) di Dino Secondo Barili


Intrigo … …a Pavia (Queste storie, anche se raccontate come vere, sono  frutto di fantasia. Pertanto non hanno nulla a che vedere con persone o fatti realmente avvenuti) racconto del giorno 563 La Primavera di Patrizia La Primavera non manca mai di stupire. Non esiste una Primavera uguale ad un’altra. Ecco il segreto. Ed è un segreto che le persone comprendono subito, senza bisogno di tante spiegazioni. Veramente non è sempre così. Nel corso dell’inverno, alcune persone vengono travolte da fatti imprevisti. Per esempio. Un anno fa, Patrizia, cinquantaquattro anni, impiegata a Milano, ma residente a Pavia, durante l’inverno ha subito la perdita della mamma anziana. Erano loro due sole a formare la famiglia. Patrizia si è sentita improvvisamente sola. Per fortuna… un gruppo di amiche vere l’ha assistita in ogni momento… altrimenti avrebbe subito un tracollo psicologico. Invece, la presenza delle amiche è stata provvidenziale. Come ogni sabato mattina… per la salutare camminata nel Parco della Vernavola. Un luogo che da solo da serenità e benessere. Poi, gli impegni di famiglia. Alla sera del sabato (sempre con le amiche), grande partita di Scala Quaranta. Naturalmente, le partite a carte non sono mai fine a sé stesse. Hanno sempre dei secondi fini. Per esempio. C’è il Campionato di Scala Quaranta, dove si partecipa come singole persone (quindi, classifica individuale) e a coppie (classifica per le coppie). Quando si entra a far parte di un Campionato di Scala Quaranta la competizione è un collante potente… e molto di più. Si sa come si entra … e non si sa come si esce. Un anno fa, Patrizia ha capito che avere amiche e amici è meglio… “di non averne”. Nel suo Ufficio di Milano ne ha parlato spesso con le Colleghe. La Collega Giovanna ha raccontato la sua storia. “Quando a cinquant’anni sono rimasta vedova, mi sono sentita persa. Su consiglio del mio Medico di Fiducia, mi sono iscritta ad una Associazione Culturale che si occupava di Storia di Milano. E’stato un toccasana. Mi sono riconciliata con la vita. L’avere un impegno culturale e la compagnia delle persone mi ha aiutato molto. Nel corso degli incontri culturali milanesi, ho conosciuto Alfredo, un single della mia stessa età. Per un po’ ci siamo guardati senza esporci troppo. Poi, durante una Conferenza “sulla vita a Milano attraverso i secoli”, Alfredo è inciampato in un tappeto mal sistemato ed ha avuto una lussazione al piede. Mi sono offerta di assisterlo…Da quella frequentazione è nata una splendida amicizia che si è trasformata presto in un amore vero e proprio. Oggi, non so cosa farei senza Alfredo. A volte andiamo a ballare. Alfredo è un ballerino provetto. Mi fa sentire giovane e allegra in ogni momento della giornata. Mi telefona venti volte al giorno per sapere come sto e cosa sto facendo. Non parliamo poi delle notti… Non ho vergogna a dirlo…veramente notti di fuoco.” Patrizia e le Colleghe ascoltavano e non parlavano, ma non rimanevano indifferenti. Un anno fa, proprio nel corso del Campionato di Scala Quaranta, anche Patrizia ha conosciuto Filippo, suo coetaneo, il quale, prima in modo discreto, poi sempre più esplicito, ha cominciato a farle la corte. Si sa che gli inizi sono sempre un po’ difficili e complicati. Poi, le cose hanno cominciato a girare per il verso giusto. Ora, sono insieme… felici e contenti. E’ proprio vero. L’amore guarisce molte malattie. Ecco perché non bisogna mai rimanere soli. -(563)